Pescara, no del Tar agli ex precari della Provincia

Il tribunale amministrativo respinge il ricorso contro la delibera della giunta Testa che ha stabilito di non attuare il piano di stabilizzazione approvato dalla precedente amministrazione

PESCARA. Il Tribunale amministrativo regionale per l'Abruzzo, sezione staccata di Pescara, ha respinto il ricorso presentato dagli ex precari della Provincia di Pescara contro l'Ente per l'annullamento di una delibera del 2010 con cui la giunta provinciale ha stabilito di non attuare il piano di stabilizzazione approvato nel 2009 dalla precedente amministrazione. Per il Tar il provvedimento è "immune dalle censure dedotte, essendo frutto di una elaborata e complessa analisi amministrativo-contabile che ha dovuto conformarsi a principi e regole normative".

Nelle motivazioni, il Tribunale solleva dubbi sull'esistenza di "un interesse attuale e concreto all'adozione dell'avvio della procedura di stabilizzazione" degli ex precari, in quanto "le programmazioni triennali circa il fabbisogno di personale sono rimesse alla discrezionalità amministrativa dell'Ente" e solo a questo compete valutare come e quando poter procedere ad eventuali stabilizzazioni.

Il Tar considera quindi "pienamente legittima e conforme al dettato costituzionale" la scelta della Provincia di prevedere una riserva del 40% dei posti a concorso e la valorizzazione in termini di punteggio dell'esperienza maturata, avendo la precedente programmazione "un valore essenzialmente previsionale" ed essendo condizionata dai mutamenti che potevano sopraggiungere, come nei fatti è poi avvenuto.

Nel ricorso si chiedeva anche di annullare due selezioni pubbliche indette per la copertura di un posto part time di categoria D1 (istruttore direttivo tecnico) e di due di categoria D3 (funzionario amministrativo) e lo scorrimento di una graduatoria per la copertura di due posti a tempo pieno ed indeterminato per funzionario amministrativo (D3), resisi vacanti. A tal proposito, il Tribunale amministrativo ha ritenuto che la selezione e lo scorrimento della graduatoria del concorso pubblico "rappresenta una precisa facoltà amministrativa attribuita dalla legge alle amministrazioni".

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