Pescara, polveri alte per 35 giorni: giro di vite sui termosifoni

Contro l'emergenza smog ordinanza del sindaco: limite di 19 gradi per il riscaldamento anche nelle abitazioni private e accensione per max 10 ore al giorno

PESCARA. Via Sacco si conferma la strada più inquinata di Pescara: ha raggiunto i 35 superamenti annui del limite giornaliero delle polveri sottili. Lo rivela l’Arta con una lettera indirizzata al sindaco Marco Alessandrini. In base alla legge, adesso l’amministrazione comunale è obbligata ad adottare al più presto misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico. E il primo provvedimento riguarda la limitazione del riscaldamento a uso domestico.

La lettera dell’Arta. Nel giorno dell’antivigilia di Natale, il direttore del distretto dell’Arta Luigi Pettinari e il responsabile del settore Centro di rilevamento della qualità dell’aria Sebastiano Bianco hanno inviato una comunicazione al sindaco per metterlo al corrente della situazione di via Sacco, strada del quartiere periferico di Villa del Fuoco. «Il valore del Pm10 (cioè le polveri sottili con diametro inferiore a 10 micron, ndr) misurato nella stazione di via Sacco in data 22 dicembre», si legge nella lettera indirizzata ad Alessandrini, «è stato superiore al valore limite per la protezione della salute umana pari a 50 microgrammi per metro cubo». Il valore registrato è stato di 54 microgrammi. Da qui, l’avvertimento. «Si comunica che per la stazione di via Sacco», è scritto ancora, «il parametro Pm10 ha raggiunto i 35 superamenti annui del limite giornaliero consentiti dal Decreto legislativo, numero 155, del 13 agosto 2010». Decreto che obbliga gli enti locali ad adottare provvedimenti immediati contro lo smog.

Limiti per i riscaldamenti. La prima misura è scattata oggi con l'ordinanza firmata dal sindaco Alessandrini. Già ieri l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati aveva rivelato che l’ufficio tecnico del Comune aveva preparato l’ordinanza per limitare l’uso dei riscaldamenti che, a detta degli esperti, produrrebbero almeno il 50 per cento delle polveri sottili presenti nell’aria. Riscaldamenti a un massimo di 19 gradi, con una riduzione di un grado, e 10 ore di accensione con una riduzione di due ore. Questa la misura anti-smog contenuta nell'ordinanza firmata da Marco Alessandrini, che riguarda edifici pubblici e privati della città. «Una misura annunciata - spiega il sindaco - che aggiunge un ulteriore tassello al nostro impegno per la qualità dell'aria cittadina. Un impegno operativo, ben recepito dall'assessorato alla Sostenibilità Ambientale che sta svolgendo un lavoro serrato per arrivare a un monitoraggio e a un controllo dell' aria cittadina per poter finalmente attivare azioni preventive». Restano esclusi dall'ordinanza ospedali e tipologie sanitarie. Il riscaldamento a 19 gradi massimi è già da tempo a regime in tutti gli uffici pubblici di competenza comunale e fin dallo scorso anno. L’unica novità riguarda l’invito ai cittadini ad utilizzare il meno possibile i caminetti.

Rinviate le misure anti traffico. Nessun blocco del traffico, almeno per ora. Se ne riparlerà l’anno prossimo ormai alle porte, se i livelli di smog dovessero mantenersi ancora alti. Allo studio de degli uffici comunali ci sono in particolare due misure: il ritorno delle domeniche ecologiche e i blocchi infrasettimanali della circolazione delle auto. «Saranno i tecnici a decidere i provvedimenti migliori», ha affermato l’assessore all’ambiente. Escluse, invece, le targhe alterne, già adottate con scarsi risultati nei primi mesi di quest’anno.

I dati delle centraline. Per quasi tutta la settimana prima di Natale le stazioni dell’Arta hanno segnalato valori delle polveri sottili al di sopra dei limiti di legge. Una piccola tregua si è registrata solo il 23 dicembre, ultimo giorno reso noto dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale. Il Pm10 ha toccato i 33 microgrammi per metro cubo in via Sacco, contro il limite di 50, fino a raggiungere i 34 e i 35, rispettivamente, nella zona del teatro D’Annunzio e in via Firenze. La qualità dell’aria, comunque, è stata giudicata scadente dai tecnici dell’Arta sulla base dei rilevamenti effettuati messi a confronto con alcuni parametri. Decisamente più allarmante la situazione registrata il giorno prima, cioè il 22 dicembre. Forse a causa dell’aumento del traffico per lo shopping natalizio, i valori delle polveri sottili sono schizzati all’insù. Nella zona del teatro D’Annunzio, sulla riviera di Porta Nuova, sono stati segnalati 39 microgrammi; nella centralissima via Firenze, 42; e in via Sacco, nell’estrema periferia ovest, ben 54, al punto da meritarsi il giudizio di qualità dell’aria pessima. E proprio in quel giorno via Sacco ha raggiunto il tetto massimo dei 35 superamenti annui. L’anno scorso, nello stesso periodo, la situazione era ben peggiore: via Firenze aveva raggiunto 44 superamenti giornalieri e via Sacco 49. Valori ancora più alti sono stati indicati dalle centraline mercoledì 21. Al teatro D’Annunzio sono stati rilevati 42 microgrammi, in via Firenze 46 e in via Sacco addirittura 58.

Cosa dicono gli esperti. Il livello di concentrazione del Pm10 nelle aree urbane aumenta nel periodo autunno-inverno, cioè quando al traffico delle auto si aggiungono le emissioni delle polveri derivanti dall’accensione degli impianti di riscaldamento. Le condizioni meteo del periodo, solitamente, favoriscono un innalzamento delle polveri sottili a causa della stagnazione dell’aria. Studi epidemiologici, tuttavia, rivelano che le alte concentrazioni di polveri sottili hanno un notevole effetto negativo sulla salute umana.

©RIPRODUZIONE RISERVATA