Pescara-Roma: via agli appalti E apre la prima stazione modello 

Treno veloce: affidati i primi lotti. E martedì nasce a Popoli Terme lo scalo con servizi medici

PESCARA. Linea Pescara-Roma: Rfi ha aggiudicato i lavori di raddoppio della tratta Interporto d’Abruzzo – Manoppello – Scafa.
Due lotti per 477 milioni di euro e un nuovo tracciato di 13 km, il primo tratto della linea ferroviaria veloce che unirà l’Abruzzo alla Capitale. Nella settimana che sta per cominciare si procederà alla consegna delle prestazioni per lo sviluppo del progetto esecutivo a cura dell'appaltatore. Ma non finisce qui perché martedì prossimo il Gruppo Fs terrà a battesimo la nuova stazione di Popoli Terme: la prima in Italia ad accogliere un hub sanitario e sociale.
L’opera rientra nel progetto “Stazioni del Territorio”, uno spazio multiservizi per i cittadini, e sarà presentata a Roma da Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, Giovanni Orsina, direttore Policy Observatory della Luiss, Veronica Nicotra, segretario generale dell’Anci, Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, Guido Castelli, Commissario per la ricostruzione post sisma e Matteo Salvini, vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si collegheranno con Popoli Terme dove interverrà il sindaco, Moriondo Santoro. È il frutto di un lavoro sinergico. Ma andiamo con ordine.
LA LINEA VELOCE
La progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per il raddoppio dei binari dei lotti 1 e 2 Pescara – Roma sono stati affidati al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Eteria consorzio stabile e Salcef.
La gara del lotto 1 Interporto d’Abruzzo – Manoppello ha un valore di 142,7 milioni di euro mentre quella del lotto 2 Manoppello – Scafa ha un valore di 334,9 milioni di euro. Entrambe le gare sono state rifinanziate con 720 milioni di Fondi Sviluppo e Coesione (Fsc). I lavori per la prima tratta consistono nel raddoppio della linea che si estende per circa 5 km in stretto affiancamento al binario esistente.
Nel progetto sono previsti diversi interventi riferiti alle viabilità sia per ripristinare le strade interferite dalla sede ferroviaria sia per garantire i collegamenti a seguito della eliminazione di due passaggi a livello. Sarà inoltre prevista una nuova sottostazione elettrica per far fronte al potenziamento della linea. Il progetto prevede infine l’adeguamento della stazione di Manoppello con interventi di miglioramento dell’accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche.
Gli interventi per la tratta Manoppello – Scafa invece consistono nel raddoppio di linea per circa 8 km, parte in stretto affiancamento e parte in variante di tracciato per consentire il superamento dell’autostrada A25 e del fiume Pescara. Saranno realizzati i necessari interventi di ricucitura con la viabilità esistente, eliminato un passaggio a livello e adeguate le stazioni di Scafa e Alanno, quest’ultima con sottopasso ciclopedonale e nuovi parcheggi destinati ad autovetture ed autobus di linea.
L’aggiudicazione dei due bandi peraltro precede di alcuni giorni l’avvio del dibattito pubblico relativo al tracciato Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo. Gli interventi si inseriscono nel più ampio piano di Rfi per il potenziamento della linea Roma – Pescara (8 lotti per una spesa che armai supera i 9 miliardi), che garantirà di ridurre a meno di due ore i tempi di percorrenza tra Pescara e Roma oltre che un incremento della frequenza dei treni.
LA SVOLTA DI POPOLI
La stazione di Popoli Terme è stata individuata come unica stazione ferroviaria abruzzese, e prima in Italia, all’interno di un progetto pilota che interesserà 20 stazioni distribuite sull’intero territorio nazionale e si suddividerà in tre fasi.
Le prime due fasi coinvolgeranno cinque stazioni, oltre a Popoli Terme anche Antrodoco centro, Matelica, Baiano di Spoleto, Urbisaglia-Sforzacosta, ubicate nell’area del cratere sismico del centro Italia 2009-2016. I lavori nella città delle terme sono terminati: nei locali al piano terra troviamo gli spazi per tre ambulatori riservati a servizi sanitari forniti da farmacisti e medici di medicina generale, e servizi sociali affidati ad associazioni del terzo settore.
Nella stazione ferroviaria della località termale ci saranno ad esempio un punto per vaccinarsi o sottoporsi a screening, nonché uno sportello dedicato alla telemedicina, elettrocardiogramma, holter cardiaco-pressorio legato anche ad attività sportive, un punto di ascolto con psicologi e un Centro antiviolenza. Gli ambulatori saranno a disposizione dei medici di base per le vaccinazioni e altre prestazioni sanitarie che si potranno effettuare in stazione senza intasare l’ospedale.
«Da novembre abbiamo anche la denominazione di Città del Sollievo», spiega al Centro il sindaco Santoro, «che ci permetterà di offrire altri servizi per la popolazione, tra cui l'iniziativa della Fondazione Ghirotti che promuoverà corsi di formazione per i caregiver, cioè l’assistenza in famiglia di anziani e disabili».
Il centro sanitario è dotato anche di infrastrutture esterne con stalli per biciclette elettriche, colonnine per la ricarica e nuovi parcheggi, circa una ventina, che si sommano agli spazi per la sosta esistenti. «E se mi chiedessero di dare un titolo all’evento di martedì prossimo», conclude il primo cittadino di Popoli Terme, «scriverei l’Italia che funziona».
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