Pescara, scatta l’allarme ozono: bimbi e malati a rischio 

Inquinamento alle stelle a via Sacco, superati per due ore i limiti di sicurezza. Il Comune: «Non uscire nelle ore calde e ridurre gli spostamenti in auto»

PESCARA. L’emergenza afa non accenna a placarsi, ma ora a Pescara è scattato un nuovo allarme. L’Arta ha fatto sapere che, a causa del caldo di questi giorni, i valori dell’ozono sono saliti alle stelle, superando i limiti di sicurezza per la popolazione. Da almeno tre anni non accadeva un fatto del genere e l’amministrazione comunale è corsa ai ripari invitando i cittadini a non uscire nelle ore più calde e a ridurre il più possibile l’utilizzo delle auto, causa dell’aumento dell’inquinamento nell’aria.
Fortunatamente i superamenti, almeno per ora, si sono registrati solo in via Sacco, cioè nell’estrema periferia ovest della città. La centralina dell’Arta ha segnalato, nella giornata di mercoledì scorso, per due volte valori oltre i limiti dell’ozono. In particolare, alle 16, con il picco massimo di 191 microgrammi per metro cubo, contro il limite massimo di 180 stabilito dalla legge e alle 17, con il dato in discesa a 183, ma comunque sempre al di sopra del livello di sicurezza. La media massima giornaliera indicata dalla centralina posizionata nelle vicinanze del teatro D’Annunzio è arrivata invece a 169 microgrammi.
Si tratta anche questo di un valore alto. L’ozono, del resto, è considerato un inquinante pericoloso per la salute umana. L’esposizione a livelli elevati può provocare irritazione agli occhi, gola e polmoni. I sintomi segnalati in questi casi sono bruciore agli occhi, tosse, senso di oppressione al torace.
Durante le ondate di calore, inoltre, agli effetti dell’ozono si aggiungono anche quelli del caldo aumentando così i pericoli soprattutto nei soggetti considerati più deboli, come anziani, malati e bambini. «Le persone con patologie cardiache o polmonari», avvertono gli esperti, «reagiscono peggio all’inquinamento e, in periodi di ozono elevato, lo stato di salute di questi malati può peggiorare, al punto tale da limitare le loro attività e, in alcuni casi, da richiedere ulteriore assistenza medica. Nei bambini, invece, possono manifestarsi, più frequentemente rispetto agli adulti, asma e bronchiti». L’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha lanciato una sorta di appello, in particolare, ai soggetti più a rischio. «Con il caldo scatta anche l’attenzione sull’ozono», ha detto l’assessore, «si tratta di una situazione che si sta verificando in tante città. Un fenomeno che, stando alle attuali previsioni verificate con il centro di eccellenza Cetemps dell’università dell’Aquila con cui collaboriamo, potrà avere un lieve miglioramento sabato (domani, ndr)». Da qui, una serie di suggerimenti per evitare i rischi per l’ozono. «Si consiglia alla popolazione», ha affermato la Scotolati, «di ridurre al necessario gli spostamenti in auto e, al fine di limitare le conseguenze che il maggior quantitativo di ozono nell’aria comporta, quali irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, si consiglia di evitare che le persone cagionevoli e più esposte, quali bambini, anziani, cardiopatici, soggetti affetti da malattie respiratorie croniche, stiano a lungo all’aperto, in particolare tra le 12 e le 16». «È consigliata infine», ha aggiunto l’assessore, «un’alimentazione leggera e ricca di acqua, limitando sempre dalle 12 alle 16, sforzi fisici all’aperto. In queste giornate, in qualsiasi caso, è raccomandato bere di più, stare a casa nelle ore più calde, usare i condizionatori d’aria, oppure ventilare la casa, fare più docce, evitare di esporsi al sole, tenere pronti i numeri di emergenza». In proposito, l’assessore alle politiche sociali Antonella Allegrino ha ricordato che è attivo il Centro operativo comunale per eventuali richieste di aiuto. Si può telefonare al numero 085/61899.
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