esecuzioni

Pescara, sequestrate una villa e sette auto dei rom

Operazione della polizia e della finanza in base alla legge antimafia, presi anche due libretti postali

PESCARA. Una porzione di villa, sette automobili, due libretti postali. Sono i beni che la polizia, in collaborazione con il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, ha sequestrato a carico di alcuni rom di Pescara.

Il sequestro, scattato in esecuzione di un provvedimento del tribunale e in applicazione del Codice delle leggi antimafia, segue altre misure dello stesso tipo, considerato che il piano superiore della villa raggiunta dalle forze dell'ordine nei giorni scorsi è già stato confiscato, ma a carico di un'altra famiglia. Come accaduto in passato, a poco è valso lo stratagemma di intestare ad altri le proprietà nel tentativo di sviare controlli e problemi con la giustizia.

A occuparsi degli accertamenti è stata, per la polizia, la Divisione anticrimine che ha anche sollecitato l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale a carico di cinque persone, sempre appartenenti alle stesse famiglie, e punta alla confisca di altre due unità immobiliari il cui valore si aggira su un milione di euro circa, già sottoposte a sequestro tra Pescara e Civitella del Tronto.

Provvedimenti del genere non sono nuovi in provincia dove, ormai da anni, l'azione delle forze dell'ordine è finalizzata a monitorare costantemente i rom, sia dal punto di vista dell'attività criminale sia per l'accumulo di patrimoni. In più di una occasione è stato dimostrato che questi clan, noti per i reati commessi, riescono ad acquisire ricchezze ingenti pur senza lavorare e restando sconosciuti al Fisco.

Da qui l’aggressione, con sequestri e confische, dei patrimoni messi su illecitamente e il cui valore, dal 2007 a oggi, supera i 35 milioni di euro, mentre le misure personali adottate hanno riguardato jun totale di 122 persone.

Flavia Buccilli

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