Pescara, shopping di Natale in centro con 50 parcheggiatori abusivi

Nell’area di risulta invasione di disperati, ma il Comune rassicura: «Non c’è alcuna emergenza». Cittadini costretti a subire continue richieste di denaro dopo aver già pagato i 2,50 euro della sosta

PESCARA. Cinquanta parcheggiatori abusivi solo nell’area di risulta accanto al Mercatino di Natale. E poi altri ancora nella zona dell’ospedale, nei ruderi dell’ex Fea, dietro al palazzo della Provincia e anche nei parcheggi dei centri commerciali. Pescara città abruzzese dello shopping si ritrova, sotto Natale, nelle mani degli abusivi della sosta: africani e persone dell’Est nell’area di risulta, pescaresi e italiani nelle altre zone. E i cittadini sono quasi costretti a versare una “tassa” occulta.

«Buongiorno, sono 2,50 euro per tutta la giornata», dice il dipendente della Pescara Parcheggi con il cartellino di riconoscimento sul petto e una divisa blu inconfondibile. L’automobilista paga ed entra nell’area di risulta invasa dalle macchine già dalla mattina presto a causa dell’avvicinarsi del Natale. E nel parcheggio trova subito decine di altri parcheggiatori, stavolta tutti abusivi, pronti a indicargli un posto libero: «Di qua, di qua», si sbracciano quasi a contendersi un cliente. Sono una cinquantina: due, o anche di più, per ogni fila di parcheggi delimitata dalle aiuole. Poi, gli abusivi si fanno avanti: «Ciao capo, come va?», salutano con il sorriso, «vuoi un accendino, un accendigas, un ombrello?». L’automobilista risponde di no. «E allora solo un’offerta», chiede l’abusivo che così ottiene un po’ di spiccioli. È un copione che va avanti da mattina fino a notte. Il parcheggio più grande della città del commercio è invaso dagli abusivi proprio nei giorni delle festività. E accade anche nella zona accanto al Mercatino di Natale, la struttura con le bancarelle degli ambulanti capace di richiamare, secondo il Comune, «una notevole affluenza di pubblico». E Pescara come si presenta a questa invasione di clienti natalizi? Con un parcheggio zeppo di abusivi.

Negli ultimi giorni, infatti, le presenze sono aumentate: sono soprattutto ragazzi africani che, dopo lo sgombero e la chiusura del mercatino etnico nei pressi della stazione centrale il 18 maggio scorso, non hanno più un posto per lavorare. Negli uffici di piazza Italia della Pescara Parcheggi, la società che gestisce i 3.800 stalli a pagamento in tutta la città, lo sanno bene che il parcheggio del centro è invaso dagli abusivi e sono partite le segnalazioni al Comune. La presidente di Pescara Parcheggi, Angela Summa, non vuole rilasciare dichiarazioni ma fa capire che né i dirigenti della municipalizzata né i dipendenti hanno il potere di intervenire in quanto «la Pescara Parcheggi ha in concessione solo la gestione del servizio e non l’area». Insomma, i dipendenti non hanno la qualifica di pubblici ufficiali e, quindi, non possono neanche chiedere agli abusivi di andarsene: devono staccare i biglietti, intascare i soldi e ignorare il resto.

Ma, per il Comune, con oltre cinquanta persone in strada a chiedere soldi, non c’è alcuna emergenza in corso: «L’area di risulta», dice il vice sindaco Pd Enzo Del Vecchio, «è talmente presidiata dalle forze dell’ordine che questo problema non esiste affatto». E tutte quelle persone in cerca di soldi? «Non sono tutti parcheggiatori abusivi», risponde il vice sindaco, «alcuni sono venditori ambulanti con la loro mercanzia, altri invece si incontrano semplicemente nel parcheggio». Del Vecchio sottolinea l’aumento dei controlli sotto le feste: «Ai controlli quotidiani della polizia municipale che passa nell’area di risulta con una macchina», spiega, «si aggiunge la sorveglianza della polizia che fa servizio anche in borghese. È un’azione di contrasto efficace tanto che gli stessi commercianti del centro e le commesse che, nei mesi scorsi, avevano lanciato un allarme sicurezza, adesso hanno iniziato a ringraziarci». Del Vecchio invita alla tolleranza: «La presenza degli extracomunitari», dice, «non è un fatto negativo: quelle persone non danno fastidio e non fanno niente di male. Per questo, non bisogna esercitare forme di razzismo. È una comunità che ci ha chiesto interventi per esercitare la propria attività legittimamente», dice Del Vecchio riferendosi ai lavori in corso nel terzo tunnel della stazione per realizzare un nuovo mercatino al posto di quello chiuso con un gesto di forza 7 mesi fa. Quando il mercatino sarà pronto, però, nessuno lo sa: «I lavori sono iniziati», dice il vice sindaco, «ma bisogna completare l’iter amministrativo e la città presto avrà un posto civile per il mercatino. Quanto tempo ci vorrà? Non è un problema di tempo, ci vuole la buona volontà».

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