Pescara torna Città Dannunziana

Presenti l’assessore alla Cultura Elena Seller e il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. Nella sala consiliare la presentazione ufficiale del nuovo logo

PESCARA. La città della Fortezza Borbonica, di Santa Gerusalemme, di Vicentino Michetti e di Pietro Cascella, da oggi torna ad essere anche la città del Vate con l’adozione ufficiale del Logo Pescara Città Dannunziana. Ieri nella sala consiliare del Comune la cerimonia a cui hanno partecipato l’assessore alla Cultura, Elena Seller e Giordano Bruni Guerri, presidente del Vittoriale.

In Comune anche il consigliere Augusto Di Luzio, l’onorevole Tancredi e Federico D’Annunzio, pronipote del Vate.

La cerimonia si è aperta con la donazione del busto di D’Annunzio, opera di Venanzo Crocetti, concesso dall’onorevole Tancredi, gemello dell’opera già presente al Vittoriale. Quindi, dopo la lettura del saluto del sindaco Luigi Albore Mascia, assente in quanto impegnato all’Aquila per la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, è andato in onda il filmato di tre minuti che ha riproposto le immagini dei luoghi dannunziani, con la voce di Vittorio Gassman che recitava «La pioggia nel pineto».

«Pescara», ha annunciato l’assessore Elena Seller, «si appresta a celebrare nella prossima estate la prima edizione del D’Annunzio Festival, una kermesse di grande prestigio realizzata con Provincia e Regione e che si snoderà in giorni di rievocazioni, manifestazioni, eventi, ispirati a D’Annunzio e alle sue opere, un autore troppo spesso denigrato come nazionalista, antidemocratico, guerrafondaio, decadente e precursore del fascismo, cercando di oscurare invece l’immagine più autentica del Vate, quella del poeta che tentava di far uscire l’Italia dal suo provincialismo per darle un’esistenza diversa, di riscatto. In tale fase di riscoperta e di rilettura del grande D’Annunzio, si inserisce il nostro progetto».