Pescara, un caso di coronavirus anche in Procura: è un impiegato malato da 9 giorni

E' risultato positivo anche alle controanalisi effettuate nelle notte. Scatta la sanificazione degli uffici al quarto piano del Palazzo di giustizia

PESCARA. Un caso di Coronavirus anche alla procura della Repubblica di Pescara. Si tratta di un impiegato risultato positivo al test e alle contronalisi effettuate a Roma. Si teme il rischio contagio. E' scattata la segnalazione alla Asl che ha provveduto alla sanificazione degli uffici della Procura al quarto piano del palazzo di giustizia. Alcuni dipendenti della Procura sono per precauzione già in quarantena a casa.

La Procura comunque non chiude, resta aperta per le emergenze con il magistrato di turno.

Per quel che riguarda l'impiegato contagiato, al Centro risulta che sia stato in servizio fino al 2 marzo scorso prima che accusasse un forte stato febbrile con tosse e restasse quindi in casa. I test sono invece stati effettuati soltanto 24-36 ore fa. Inoltre considerati gli incarichi svolti dall'impiegato e i suoi contatti in ufficio, non viene esclusa l'opportunità di sanificare anche il terzo piano della Procura.

L'acceso al Palazzo di Giustizia, nel frattempo, resta limitato, sulla base dell'ultimo decreto del Governo e delle disposizioni del presidente del Tribunale, esclusivamente a «magistrati e personale di tutti gli uffici giudiziari, di quelli distaccati dal Comune di Pescara e delle imprese che stanno effettuando i lavori nella struttura». Hanno accesso al Tribunale anche «gli avvocati che attestino per iscritto la necessità di accedere per lo svolgimento delle attività urgenti consentite dal decreto, gli avvocati designati quali difensori d'ufficio per il rinvio dei processi penali calendarizzati nello stesso giorno, gli avvocati di imputati per i quali è prevista la trattazione necessaria (udienza di convalida di arresto e del fermo, udienze dei procedimenti nei quali nel periodo di sospensione scadono i termini), i testimoni in processi a trattazione necessaria che saranno giornalmente indicati al presidio di ingresso dalla cancelleria penale e uffici gip/gup».

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