Porto, trovati i fondi per il dragaggio

Dal Ministero arriveranno gli 8,5 milioni di euro mancanti. L’iter comincerà il 28 novembre, l’appalto assegnato a dicembre

PESCARA. Saranno attinti dal Decreto crescita i circa 8.5 milioni di euro per coprire la fetta più grande del bando per dragare 200 mila metri cubi di sedimenti. I fondi, che il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Guido Improta si era impegnato a reperire nella sua visita pescarese, daranno un po’ di respiro al porto chiuso da 278 giorni, aprendo al primo intervento atteso da tempo dalla marineria e dagli imprenditori che lavorano attorno al porto. Dal Ministero del Tesoro arriverà la parte più cospicua che si andrà ad aggiungere ai 4.5 milioni di euro già disponibili spartiti tra Regione e Ministero dell’Ambiente per arrivare, quindi, al tetto di 13 milioni: la cifra complessiva per i lavori. L’intervento potrebbe quindi essere agli sgoccioli perché, con i fondi disponibili, occorre aspettare soltanto l’affidamento dei lavori e l’iter che inizierà il 28 novembre e si esaurirà in una settimana quando si saprà quale ditta si è aggiudicata l’appalto per la rimozione, il trattamento e il conferimento in discarica di 200 mila metri cubi di sedimenti. Nel bando, inoltre, quei rifiuti sono stati classificati sotto la voce speciali e non pericolosi, una distinzione che servirà ad abbattere i costi e a dragare il quantitativo effettivamente previsto.

Quando potranno iniziare i lavori? Nel momento in cui la gara d’appalto sarà chiusa, l’interlocutore diventerà la ditta che si è aggiudicata i lavori che dovrà arrivare a Pescara e iniziare l’intervento tenendo presente che all’interno del capitolato d’appalto c’è una penale per l’impresa che non rispetterà i 120 giorni di lavori, il tempo massimo per dragare i 200 mila metri cubi di sedimenti come è previsto un premio per la ditta se riuscirà a terminare prima della scadenza. I primi lavori potrebbero quindi prendere il via a metà dicembre e, anche se il presidente della Camera di commercio Daniele Becci non si sbilancia su una possibile data, vede nell’arrivo dei fondi l’inizio di «una ventata di ottimismo per il porto. Sì», dice Becci, «forse si può davvero iniziare ad avere una prospettiva al di là di ogni polemica». Il presidente, inoltre, sottolinea l’apporto positivo del rappresentante del Governo Improta che «è arrivato a Pescara stabilendo step e passaggi che sono stati rispettati». Nel frattempo, ricorda invece il consigliere Pd Enzo Del Vecchio, «armatori, marinai e operatori risultano paralizzati da oltre tre anni per l'incapacità dei soggetti istituzionali preposti a garantire la funzionalità delle strutture portuali».

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