Preparativi per Pasqua Troppa gente per strada 

Ma il sindaco avverte: per evitare rimpatriate schiereremo tutti i vigili urbani «Avere un contatto superficiale, anche con un asintomatico, può essere fatale»

PESCARA. Forse è il sole primaverile, o forse l'arrivo dei giorni di festa a invogliare i pescaresi a uscire di casa. Fatto sta che il numero delle persone in circolazione in città sembra aumentare, nonostante i divieti imposti per contenere la diffusione del virus e nonostante i controlli. Ma l'imperativo è sempre lo stesso, cioè “restare a casa”, come ricorda il sindaco Carlo Masci. «Ci sta che dopo la riapertura di alcune attività sia aumentato il numero delle persone che vediamo in strada, oltre alle file interminabili che si creano ai supermercati», osserva Masci. Ma a chi esce perché vuole «prendere un po' di aria fresca», il primo cittadino ricorda che, con la pandemia, «l'unica sicurezza arriva dallo stare in casa, anche a Pasqua, se vogliamo superare questo momento difficile. La socializzazione è azzerata», ha detto il sindaco ripetendo un appello che ha già lanciato più volte ai pescaresi nelle ultime settimane. «Non è possibile neppure passare la Pasqua con i parenti», fa presente Masci. E ricorda che in qualsiasi momento c'è la possibilità di «avere un contatto superficiale, magari con un asintomatico, che può rivelarsi micidiale. Allora non dobbiamo dare al virus la possibilità di espandesi attraverso il contatto. Dobbiamo stare attenti e non ci possiamo permettere alcuna distrazione, né per noi stessi né per gli altri».
Le precauzioni da prendere non vanno sottovalutate perché «non sappiamo dove e quando colpisce il virus e attraverso chi colpisce». Queste le parole del sindaco al termine di una giornata in Comune, quella di ieri, non solo «impegnativa», ma anche dolorosa perché «purtroppo piango la morte del mio amico Antonello Bianco», proprio per il virus. «Sapendo che molti cercheranno di muoversi a Pasqua, magari in buona fede, i controlli saranno serrati, da parte di tutte le forze dell'ordine, e noi schiereremo tutta la polizia municipale, che sarà in strada anche nei giorni di festa». Il timore, è che le famiglie si muovano per riunirsi, ma «non si può fare, anzi in casa tutti insieme è ancora più pericoloso». Eppure qualcuno si sta organizzando come dimostrano i rifornimenti di chi ha comprato «dieci chili di carne in macelleria».
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