IN APPELLO

Presto i processi per il terremoto

A dibattimento anche Sanitopoli e le altre inchieste pescaresi

L’AQUILA. L’impegno del Tribunale dell’Aquila per aver celebrato «in tempi brevi» i processi più importanti per i reati connessi al terremoto del 2009, è stato sottolineato nella sua relazione dal presidente della Corte d’Appello. Il dottor Schirò ha fatto riferimento ai processi per il crollo della Casa dello Studente (otto le vittime, quattro le condanne, quattro le assoluzioni e due non luogo a procedere in primo grado nel febbraio dello scorso anno); ai componenti della Commissione Grandi rischi nel marzo 2009 (sette condanne nell’ottobre 2012); per il crollo della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila (due condanne e cinque assoluzioni nel luglio dello scorso anno); per i crolli degli edifici privati di via Francesco Rossi e via Sturzo (quasi 50 nel complesso le vittime, due le condanne). «Alcuni di questi processi», ha detto il presidente della Corte d’Appello, «sono stati particolarmente gravosi e tutti conclusi con sentenze di condanna». Poi ci sono i processi provenienti da Pescara, «che vedono imputati l’ex presidente della Regione e l’ex sindaco di Pescara».

«Nei prossimi mesi», ha detto il magistrato, «e per oltre un anno, la Corte dovrà definire tali processi che richiederanno tempi di trattazione molto maggiori del consueto con conseguente possibile rallentamento dell’ordinario flusso di definizioni». Anche per questo, secondo l’alto magistrato, proprio per tale motivo «si evidenzia la necessità di aumentare l’organico dei magistrati e prima ancora del personale amministrativo».

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