udienza rinviata 

Processo Mare-monti: il superteste si dà malato

PESCARA. Neppure ieri mattina si è presentato in aula, il superteste nel processo di quello che rimane della Mare-monti, sulla realizzazione della strada statale 81 nell’area vestina.Il collegio,...

PESCARA. Neppure ieri mattina si è presentato in aula, il superteste nel processo di quello che rimane della Mare-monti, sulla realizzazione della strada statale 81 nell’area vestina.
Il collegio, nell’ultima udienza aveva disposto l’accompagnamento del geometra Giuseppe Cantagallo con i carabinieri, ma ieri proprio i militari di Cles, il paesino del Trentino dove attualmente risiede, hanno inviato una nota «nella quale si attesta», ha detto il presidente Villani, «l’impossibilità del Cantagallo di viaggiare in quanto “affetto da esiti da ictus”». Una dichiarazione che non tiene in nessun conto quanto accertato dallo stesso tribunale, dopo le assenze ripetute del teste, tanto che il presidente Villani ha scritto a verbale che «detta annotazione non tiene conto degli esiti dell’indagine peritale espletata su incarico di questo Tribunale» che aveva accertato la possibilità per il teste di poter viaggiare. E così il tribunale non ha potuto far altro che rinnovare la richiesta di accompagnamento con i carabinieri per la prossima udienza, fissata al 10 dicembre. Un processo che non ha più imputati come persone fisiche, dopo la prescrizione intervenuta da tempo, ma che va avanti per alcune delle società coinvolte del principale imputato, Carlo Strassil, e del gruppo Toto.
Un’inchiesta che nacque sulle dichiarazioni di Cantagallo che fecero scattare anche arresti e sequestri di beni. Alla prescrizione rinunciarono due imputati eccellenti come l’allora governatore Luciano D’Alfonso (imputato in quanto all’epoca ricopriva l’incarico di presidente della Provincia di Pescara) e Carlo Toto: entrambi vennero poi assolti nel merito dai giudici della Corte d’appello dell’Aquila. E lo stesso Cantagallo, è atteso a un altro appuntamento giudiziario, il 26 novembre, e che riguarda la tentata estorsione che mise in atto contro D'Alfonso, chiedendogli 130 mila euro per non andare a testimoniare nel processo Mare-monti. Anche in questo procedimento non si è mai presentato. (m.cir.)
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