Provincia, 1,5 milioni di euro a Barusso

L'ente condannato anche in Appello a pagare l'ex manager che non ha mai lavorato

PESCARA. La Provincia è stata condannata dalla Corte d'Appello a versare un milione e mezzo di euro a Edoardo Barusso, il super manager triestino, assunto nel maggio del 2000 dall'allora presidente Giuseppe De Dominicis, che non ha lavorato neppure un giorno per l'ente.

I giudici della Corte d'Appello dell'Aquila hanno riformato parzialmente la sentenza di primo grado del 2009, riducendo alcune indennità spettanti all'ex direttore generale. La cifra da corrispondere a Barusso ora dovrebbe scendere da 1,7 milioni di euro, stabiliti nella sentenza di primo grado, a 1,5. Un passo in avanti per l'ente - difeso in giudizio dagli avvocati Franco Sabatini e Sergio Della Rocca - che appare intenzionato ad andare avanti con la battaglia legale fino in Cassazione, per evitare una stangata pesantissima. Non è facile del resto, in un periodo di tagli ai trasferimenti statali, rinunciare a un milione e mezzo di euro per un ex direttore generale che non ha mai preso servizio. Una decurtazione del genere in bilancio potrebbe comportare una riduzione degli investimenti e un ritardo nei pagamenti per rispettare il patto di stabilità interno.

La giunta, guidata dal presidente Guerino Testa, si è trovata a fare i conti con questo problema dal giorno del suo insediamento. Il pasticcio risale a dieci anni fa, quando l'ex presidente Giuseppe De Dominicis decise di assumere un city manager per la sua amministrazione. La scelta cadde su Edoardo Barusso, già direttore generale a Trieste. Il super dirigente ottenne un contratto da sceicco arabo: trattamento economico fisso, pari a 300 milioni di vecchie lire (circa 150mila euro); indennità aggiuntiva dell'uno per cento della spesa complessiva sostenuta dall'ente per il personale; rimborsi di tutte le spese di qualunque natura per la partecipazione ai corsi di aggiornamento; appartamento arredato con tutte le utenze a carico della Provincia; telefono cellulare, pc portatile e ogni altra risorsa necessaria per lo svolgimento delle sue funzioni.

Scoppiò una bufera politica, anche a seguito di alcuni articoli-denuncia su Barusso pubblicati su un quotidiano locale di Trieste. De Dominicis fu costretto a fare retromarcia e a revocare dopo un mese il contratto. Ma l'ex manager fece causa in tribunale, richiedendo il pagamento di tutte le indennità previste. (a.ben.)

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