Provincia Pescara, sfiduciati tre presidenti di commissione

Gruppo dei 13 invita presidente Testa a dimettersi: “C’è una nuova maggioranza”. Testa: “Offerto ai cittadini il peggio della politica

PESCARA. Il gruppo dei 13 alla Provincia di Pescara, «a dimostrazione della propria consistenza numerica, che solo a causa del periodo natalizio e delle annesse vacanze ieri non si è presentato compatto in consiglio», ha approvato la sfiducia di tre presidenti di commissione. Sono stati revocati Sergio Fioriti (Pdl), Graziano Zazzetta (Pdl), Camillo Savini (Pdl) e Giorgio De Luca (Rialzati Abruzzo). «La nuova maggioranza in Provincia di Pescara - si legge in una nota del gruppo dei 13 - nelle prossime settimane eleggerà i nuovi presidenti, tutti appartenenti al centrosinistra allargato, e, di seguito, renderà noto le procedure amministrative e politiche che intende assumere».

«Questa è la dimostrazione - dichiarano Di Marco (Pd), Teodoro (Fli), Allegrino (Indipendente), Ruggero (Indipendente), Sborgia (IdV), Filippone (CD) - che sia il presidente De Luca sia il presidente Testa non hanno più i numeri per continuare a governare l'ente. Chiediamo, loro, quindi, un atto di dignità politica: le immediate dimissioni. In questi cinque anni l'amministrazione Testa a causa del suo malgoverno è riuscita solo a perdere pezzi della sua maggioranza e a dimostrare di non essere in grado di gestire il territorio deliberato la variazione dei fondi stanziati dal gruppo dei 13 nel bilancio 2013 nel mese di ottobre. Solo 10 giorni fa, nel penultimo consiglio, il gruppo dei 13 ha ripristinato i fondi bocciando le delibere di giunta, di fatto sfiduciando il governo provinciale».

«Ancora una volta la Provincia di Pescara offre ai cittadini il peggio della politica. In una fase storica drammatica, in cui l'emergenza e le difficoltà sono all'ordine del giorno, il centrosinistra si preoccupa, l'ultimo giorno dell'anno, di assaltare le presidenze delle commissioni, come se ai pescaresi interessasse qualcosa». A sostenerlo è il presidente della Provincia, Guerino Testa. «Non credo che il cruccio dei cittadini (che noi, ricordo, rappresentiamo in Provincia) sia quella dei presidenti delle commissioni provinciali - ha aggiunto - che peraltro ringrazio per il lavoro svolto e che ritengo andrebbero sfiduciati per manifesta incapacità e non per puntiglio numerico in un giorno di festa da trascorrere a casa o tra gli amici. È avvilente e sconfortante pensare che la politica del centrosinistra sia ridotta a questo e mi auguro che nel 2014 ci sia un sussulto di amore per il territorio e di interesse per le problematiche che, purtroppo, lo riguardano. Proprio di queste problematiche si dovrebbero occupare le commissioni, specie in un giorno di festa».

«E infine - ha sottolineato - le mie dimissioni, tanto desiderate e invocate da alcuni: non devo essere io a spiegare come mandare a casa un presidente, con quali strumenti e soprattutto con quali numeri, e l'opposizione dovrebbe saperlo. A tempo debito, lascerò quella stanza e quell'incarico. In merito invece alla “perdita di pezzi” ci tengo a sottolineare che le scelte di alcuni consiglieri che hanno cambiato schieramento di certo non sono state legate all'operato della giunta che presiedo».

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