PESCARA

Quadri, arazzi e sculture: Visca svela il suo “Inedito”

L’artista aquilano apre lo spazio della Fondazione La Rocca con una mostra. Sono oltre 80 le opere esposte e realizzate tra il 2014 e lo scorso anno

PESCARA. Ottanta lavori tra pitture tessute, arazzi cuciti, sculture, installazioni di Sandro Visca (L'Aquila, 1944) realizzati tra il 2014 e il 2022 e che nessuno ha visto esposti prima. Arte del frammento, impeto alla costruzione, ricerca costante di armonia e bellezza fatte di materia conosciuta a tutti «affinchè ognuno possa trovarci le proprie risonanze». Un messaggio affidato all'energia creativa dell'arte «di cui tutti in questo momento di decostruzione e di fratture abbiamo bisogno».

Per l'inaugurazione di Fondazione La Rocca - Volume per l’Arte, nuovo, grande, spazio di “dialogo con la contemporaneità attraverso le arti visive”, l'imprenditore mecenate abruzzese Ottorino La Rocca, presidente della neonata fondazione non profit, si è affidato al patrimonio di segni e visioni di Visca, artista dall'intensa carriera e linguaggio inconfondibile libero e originale, che ha voluto fare di Pescara il suo luogo di elezione fin dagli straordinari anni da insegnante di discipline pittoriche al liceo artistico Misticoni.

Allestita nella nuova casa dell'arte e della cultura, in via Paolucci fronte porto canale, la corposa mostra “Inedito 2014-2022” curata da Rita Olivieri , segna l'avvio delle attività di Flr. «Più che uno spazio per l’arte, un volume, l’idea di un oggetto che riempie uno spazio fisico, come fa l’arte che irrompe nello spazio delle nostre vite e ci dà il volume della nostra umanità», ha raccontato La Rocca alla doppia inaugurazione su invito di venerdì (da ieri l'apertura al pubblico).

«Una novità significativa per Pescara» considera il critico curatore Rita Olivieri, «il nuovo spazio sarà aperto alla ricerca, alla formazione del sapere, al dialogo tra maestri delle arti visive e giovani talenti. Pescara vanta una tradizione illustre nelle arti visive e sta diventando un polo di attrazione nazionale, non è scontato trovare in una città di media dimensione tanta vivacità culturale e una invidiabile collezione di opere».

Nei cinquecento metri quadri espositivi in dinamico e studiato svolgimento, la mostra “Inedito” di Visca riserva continui spunti di meraviglia e riflessione. Come ha raccontato Olivieri, l'artista con il suo linguaggio visionario e sapiente, ci fa apprezzare le sue inconfondibili icone a volta ironiche, a volte stranianti, a volte divertite, «un mondo fantastico che fuoriesce e dal quale l'artista dice la sua».

La mostra procede a ritroso, si comincia dal 2022 e via via risale negli anni. Percorrendo lo spazio “volume”, l'opera dell'artista si svela in modo ideale. «Opere che riservano sorprese», sottolinea Olivieri. «Bisogna guardare e riguardare, quella di Visca è arte del frammento, l'artista ha estratto frammenti e li ha resi protagonisti dei suoi lavori, vedrete quadri che recano un numero di inventario, lettere, sigle proprio per riflettere questo suo impeto alla costruzione. In un momento di decostruzione il maestro Visca costruisce con la pittura, fatta anche di colore ma soprattutto di fibre tessili, arte polimaterica, armonia che tutti riconosciamo. Per Visca l'arte si può fare con tutto e si può arrivare a risultati di eleganza e raffinatezza inimmaginabile, un'arte che trasuda storie e memorie, un mondo in cui possiamo riconoscerci».

Un catalogo raffinato, in edizione bilingue, accompagna la mostra, allestita fino al 6 maggio, apertura dal martedì al sabato dalle 15 alle 20, con ingresso gratuito.