Raddoppio ferrovia, striscioni di protesta su case da abbattere
Domenica i cittadini chiederanno l’aiuto dei parlamentari Comferr: «Sono possibili altre deviazioni del tracciato»
MANOPPELLO . «Questo edificio sarà abbattuto, l'unica soluzione è la variante». Spuntano striscioni di questo tenore sui palazzi, le abitazioni e le attività commerciali di Manoppello che rischiano la demolizione per lasciar passare il contestato raddoppio ferroviario lungo la linea Pescara-Roma. Il progetto di Rfi procede spedito come un treno, mentre a Manoppello nei giorni scorsi un migliaio di sostenitori della variante, che hanno risposto all'appello del comitato Comferr, hanno sfilato lungo le vie del paese alzando i toni della protesta con striscioni, fischi e trombette. Per ribadire il concetto il presidente del comitato Katia Colalongo, ha fissato un nuovo raduno per domenica alle ore 10.30 in un ristorante di Ripacorbaria di Manoppello, sul tema “Variante Interporto, fattibilità tecnica, volontà politica".
Questa volta l'invito non è rivolto solo ai cittadini ma «ai parlamentari della Repubblica Giorgia Meloni, Guerino Testa, Nazario Pagano, Alberto Bagnai, Luciano D'Alfonso, Giulio Sottanelli, Daniela Torto, Etel Sigismondi, Guido Liris, Michele Fina, Gabriella Di Girolamo, i vertici delle Infrastrutture e Trasporti della Regione Abruzzo, delle Province di Chieti e Pescara, i sindaci dei Comuni di Manoppello, Alanno, Rosciano, Scafa e Chieti», elenca Colalongo che spiega le ragioni dell’incontro: «Negli ultimi giorni si sono sollevate, da parte di amministratori e gestori del servizio pubblico, notevoli preoccupazioni sulle scelte del tracciato operate da Rfi. Pertanto, abbiamo pensato di organizzare una tavola rotonda in cui ognuno potrà esprimere il proprio parere sull'ipotesi di cambiare parte del tracciato prescelto e approfondire il passaggio in una delle forme di variante già discusse ampiamente nel dibattito pubblico, in considerazione anche delle mutate condizioni della zona interessata da un punto di vista idraulico».
Nel corso della tavola rotonda, «attraverso l'ausilio di tecnici qualificati si potrà ripercorrere le varie ipotesi di Variante che si sono succedute negli anni, verificare lo scenario attuale e capire le possibilità di concrete di deviazione del tracciato. L'incontro è importante, troppa gente rischia di perdere le case costruite dai nonni o dai padri». Dunque, l’appello ad esserci ai rappresentanti delle istituzioni: «Così potrete arricchire il dibattito con il vostro punto di vista», prosegue Colalongo. Intanto si esprime l'opposizione in Consiglio regionale. Antonio Di Marco del Pd: «Erano oltre un migliaio le persone presenti alla manifestazione di Manoppello per chiedere per l’ennesima volta ascolto sul progetto di raddoppio della ferrovia. Una nuova mobilitazione del Comitato Comferr che da mesi sta rappresentando il disagio e la posizione delle famiglie e delle attività che dovranno lasciare proprietà e investimenti per cedere il passo al secondo binario di un’opera di cui non sono ancora certi tempi e coperture. I cittadini non possono essere lasciati soli, la variante merita un’opportunità».