Ragazzo sfregiato, assolti tre pescaresi

Ortonese ferito sulla Strada parco per una ragazza, il responsabile era già stato condannato a 2 anni
PESCARA. «Un’aggressione illogica», ha detto il pm, «un’imboscata che ha lasciato sul ragazzo una cicatrice, un danno permanente», ha aggiunto chiedendo tre anni di condanna per i tre giovani che, nell’aprile 2010, erano stati arrestati con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, calci e pugni nei riguardi di un ragazzo di 23 anni sulla strada parco, all’altezza di via Arno a Montesilvano. Ma gli avvocati di Kevin Manfrini, Antonio Di Giampaolo e Ivan Di Romualdo hanno allontanato le responsabilità dei tre giovani dicendo che era stato solo il minorenne a colpire il ragazzo con il taglierino. Dopo la camera di consiglio durata circa trenta minuti il presidente del collegio Angelo Zaccagnini ha assolto i pescaresi Manfrini, Di Giampaolo e Di Romualdo perché il fatto non sussiste e per difetto di querela; i tre erano difesi da Massimiliano Bravin e da Renato Di Benedetto. I giovani, così, sono stati ritenuti estranei all’aggressione mentre il minorenne che materialmente era accusato di aver colpito la vittima con il taglierino era stato già condannato a due anni dal tribunale dei minori.
La sentenza di ieri riporta al all’aprile 2010 quando un ragazzo all’epoca 23enne originario di Ortona e residente a Montesilvano viene colpito con un taglierino. Era stata probabilmente una ragazza il motivo che aveva spinto il minore e altri tre maggiorenni ad aggredire il giovane in via Arno, a picchiarlo con calci e pugni e a raggiungerlo al volto con un taglierino. Per quella vicenda erano finiti in carcere il minorenne e Manfrini, all’epoca di 19 anni, Di Giampaolo che aveva 28 anni e il ventenne Di Romualdo accusati di aver partecipato alla violenza. Secondo la ricostruzione dell’accusa il giovane si sarebbe ritrovato solo contro i quattro e, mentre qualcuno lo bloccava per evitare reazioni, il minorenne avrebbe estratto un taglierino colpendo la vittima al volto e procurandogli 19 giorni di prognosi. Il minorenne è stato condannato a due anni dal tribunale dell’Aquila, mentre ieri gli altri tre sono stati assolti anche per difetto di querela. I legali, nelle loro arringhe, avevano detto che i tre maggiorenni «non potevano essere ritenuti colpevoli di un’aggressione provocata da altri» e sostenuto «che non c’era un intento preordinato alle lesioni». Quindi Manfrini, Di Romualdo e Di Giampaolo sono stati assolti. (p.au.)
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