CALCIO / SERIE C

Regista e punta, due rebus per Zeman

Chiuso il fine settimana di riposo, causa rinvio della trasferta di Pontedera, per il Pescara inizia il conto alla rovescia verso il match di sabato contro il Cesena

PESCARA. Terminato il fine settimana di riposo, causa rinvio della trasferta di Pontedera, inizia il conto alla rovescia verso la partitissima di sabato contro il Cesena. Ma non solo. Sta per cominciare il tour de force di fine anno del Pescara, con sette (forse otto) partite da giocare nel giro di quattro settimane. E' l'ora delle scelte per Zeman, dopo tredici turni di esperimenti e formazioni battezzate e poi ribaltate, tra scelte tecniche, assenze e infortuni.

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Solo due volte, dall'inizio del campionato ad oggi, il tecnico ha confermato per due partite consecutive lo stesso undici. Precisamente tra la sesta e la settima e tra la nona e la decima. Per ben due volte, al contrario, il boemo ha varato autentiche (e inattese) rivoluzioni: sette cambi tra la terza e la quarta giornata e nell'ultimo turno contro il Rimini, rispetto alla formazione schierata nella sconfitta di Carrara della dodicesima giornata. Adesso si gioca ogni quattro giorni e Zeman dovrà varare un blocco granitico in grado di trovarsi in campo e dare stabilità e certezze a livello fisico, tecnico e tattico. In soldoni: dovrà scegliere i migliori. Decisioni che, inevitabilmente, si ripercuoteranno sul mercato di gennaio.

Due rebus: regista e punta. Il nodo da sciogliere è soprattutto quello del centrocampo. Il boemo non ha ancora deciso a chi affidare la maglia del play in mezzo al campo. Il giocatore individuato dal precampionato per il ruolo di regista è Squizzato, in campo nove volte su tredici finora dal 1'. Il tecnico, però, ha fatto capire di non essere del tutto soddisfatto delle prestazioni dell'ex interista e ha provato anche Aloi nel ruolo nelle restanti partite fin qui disputate. Sia Squizzato che Aloi si stanno adattando, ma il primo è sicuramente più incline, mentre l'ex Avellino è più a suo agio da mezzala.

Inamovibile Tunjov, 9 presenze e 5 gol: senza Nazionale, sarà uno dei pilastri della formazione di questo periodo. Sull’altro posto da interno casting apertissimo: tra Dagasso, De Marco, Manu, Mora e Franchini è il momento di scegliere il vero titolare. Nel disegno di mercato di allenatore e società c'era il trio Tunjov-Squizzato-Franchini, mai visto dal 1’. Se in difesa le gerarchie sembrano già ben definite, ad eccezione del valzer sulla fascia sinistra tra Milani e Moruzzi (sei volte titolare l'ex Pontedera, sette il baby scuola Juve), in attacco siamo alle solite: Zeman non ha ancora scelto il centravanti titolare. Prima Cuppone (dieci partite consecutive dall'inizio), poi Tommasini (due) e infine Vergani sono alla ricerca della continuità realizzativa e di prestazioni che convinca il boemo a blindare anche il tridente titolare, in cui Merola e uno tra Accornero (otto su tredici da titolare) e Cangiano danno già ampie garanzie.

Orlando D'Angelo