Riapre dopo 30 anni l’antica chiesa di S. Maria della Croce

Francavilla, la struttura di proprietà della famiglia Scocco torna al culto grazie a diversi finanziamenti anche privati

FRANCAVILLA. La chiesa di Santa Maria della Croce si appresta a riaprire le porte ai fedeli dopo oltre trent'anni di chiusura al culto. Si è finalmente concluso il restauro dell'edificio religioso posto sulla collina di Francavilla, risalente al 1494.

La chiesa è legata al rito secolare del pellegrinaggio dei Vacresi al santuario della Madonna delle Grazie, che si ripete ogni anno ininterrottamente dal 1643, nella seconda domenica di maggio. La chiesa di è di proprietà degli eredi della famiglia Scocco (Domenico, Giorgio, Luciano, Gabriella) e di Filomena Campanella, ma è sempre stata considerata riferimento religioso dell'intera comunità dell’omonima contrada. Sono stati proprio i residenti della zona, attraverso l'associazione «Verde blu» fondata nel 1994, a farsi carico della sua ristrutturazione. «È trascorso ormai un ventennio da quando è iniziato l'iter burocratico per il recupero statico della chiesa», ricorda Vincenzo Di Peco, che in qualità di ex presidente della «Verde blu», ha seguito fin dall'inizio per 19 anni, tutte le fasi di ristrutturazione, a cominciare dalla pratica per il riconoscimento come monumento da parte della Soprintendenza ottenuto nel 1995, passando per i finanziamenti del Comune, della Carichieti, fino alle donazioni private in denaro, artistiche e di materiali edili, rimarca Di Peco. «I lavori sono stati finanziati per 88mila euro dalla Soprintendenza dell'Aquila e per 50mila dal Comune di Francavilla. La Fondazione Carichieti ha provveduto al restauro dell'altare per 12mila euro. Altre risorse finanziarie», prosegue, «sono arrivate dai privati e dal comitato per la processione della Madonna delle Grazie di Vacri. A Francavilla è stata portata a termine una sottoscrizione popolare».

In tanti hanno contribuito. «La pala d'altare con la “Deposizione del Cristo“ realizzata da Gabriele Vitacolonna e Giampiero Verna di Guardiagrele, è stata donata dagli artisti alla parrocchia di Santa Maria Maggiore che, a sua volta, la cederà in comodato d'uso agli eredi Scocco per esporla nella chiesa di Santa Maria della Croce», aggiunge Di Peco. «La ditta D'Alessandro ha realizzato gratuitamente il portone d’ingresso della chiesa e la ditta De Ninis ha donato le finestre. Giuseppe Verna, titolare della ditta Edil Steel, ha donato una somma in denaro, i profilati di ferro per esecuzione di alcuni lavori, ha finanziato tutto l'intonaco interno e realizzato la croce in ferro posta all'esterno».

Nell'elenco di quanti si sono prodigati per far rivivere la chiesa figurano anche il segretario del «Premio Michetti», Antonio D'Argento, i sindaci di Francavilla che si sono succeduti (Alessandro Bruno, Roberto Angelucci, Nicolino Di Quinzio) e di Vacri (Venanzio Marchegiano e Antonio D'Aristotele).

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