Riciclaggio di auto: 19 arresti scacco al clan di Montesilvano

Falsificava documenti e assegni per l'acquisto di autoveicoli. In manette il capo della banda: Vincenzo Bevilacqua, 51 anni. Gli altri arresti nelle province di Chieti, Foggia, Potenza, Salerno, Cuneo e Campobasso

MONTESILVANO. La polizia stradale di Pescara ha effettuato 21 arresti per falso e ricettazione per l'acquisto di autoveicoli in numerose province italiane. Il capo della banda  un nomade di Montesilvano (Pescara), Vincenzo Bevilacqua, 51 anni. Oltre ai 21 arrestati sono state denunciate altre 30 persone.

Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Pescara, Gianluca Sarandrea, su ordinanza del pm Andrea Giusti. Nel compelsso sono 23: 14 arresti in carcere, 5 domiciliari e 3 alloggi di dimora. Ma al momento ne sono state effettuate solo 21. Ad essere interessate in Italia sono state le province di Chieti, Foggia, Potenza, Salerno, Cuneo e Campobasso.

La banda di Rom falsificava documenti e assegni per l'acquisto di autoveicoli, alcuni dei quali esportati anche in Lituania, Germania e Bulgaria. Secondo il comandante della Polstrada di Pescara, Silvia Conti, il volume di affari rintracciato al momento supera il milione di euro e sono stati ritrovati per ora 55 veicoli.

Il sodalizio criminale il cui nucleo centrale faceva capo elementi rom di Montesilvano contattava i venditori privati delle auto su internet e giornali e poi, con abili trattative, documenti e assegni falsi acquistava le macchine raggirando i proprietari. La banda aveva ramificazioni in più zone  d'Italia e anche contatti all'estero.
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