Riello, i lavoratori portano la protesta a Pescara / VIDEO
Manifestazione in piazza Salotto contro i 71 licenziamenti: "Intervenga la politica". Lunedì incontro con il ministro Orlando. E Quaresimale consegna un dossier a Giorgetti
CEPAGATTI. Resta senza sbocchi il dialogo tra i sindacati e la Riello (gruppo Carrier) sulla annunciata chiusura dello stabilimento di Villanova di Cepagatti, con 71 addetti da licenziare e 19 da trasferire per concentrare la produzione in altri stabilimenti del nord e l’assemblaggio in Polonia. Così, dopo la fumata nera nell'incontro in Confindustria, oggi (giovedì 23 settembre) sindacati e dipendenti portano la protesta a Pescara con una manifestazione organizzata in piazza della Rinascita (piazza Salotto).
L'appuntamento è a partire dalle 17 per sensibilizzare quante più persone possibile su una vertenza che ha gettato nello sconforto novanta famiglie.
GUARDA IL VIDEO
"Non c’è trattativa, per noi. Non firmiamo licenziamenti e andiamo avanti per la nostra strada - ha ribadito Alessandra Tersigni, della Fiom Cgil. "Di fronte al ministero", ha aggiunto Riccardo Nunziato della Uilm, "l’azienda si dovrà prendere le proprie responsabilità. Intanto lunedì 27 una delegazione incontrerà il ministro del Lavoro Andrea Orlando, atteso a Lanciano (alle 18.30, ci sarà anche una delegazione della Brioni). Poi il 12 ottobre si terrà un altro incontro con
l’azienda, sempre nell’ambito della procedura già avviata".
DOSSIER DELLE VERTENZE IN ABRUZZO. Intanto un dossier dettagliato di tutte le vertenze occupazionali aperte in Regione è stato consegnato dall’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Una lista lunga e dolorosa che non risparmia nessuna zona d’Abruzzo: dalle vertenze di Betafence, Atr e Veco all'ex Mercatone Uno, passando per San Marco industrial e Hi Tech elettronica e per quelle di recente costituzione come il Gruppo Riello, che vuole chiudere lo stabilimento di Cepagatti, e il Gruppo Brioni, il cui piano industriale prevede tagli per gli stabilimenti di Penne, Civitella Casanova e Montebello di Bertona. C’è poi un richiamo a parte per la Denso, la Pilkington automotive e la Sevel di Atessa. Una parte del dossier è infine dedicata all’area di crisi complessa Val Vibrata-Valle del Tronto Picena e all’individuazione di azioni di politiche attive del lavoro su fondi di competenza regionale.
“Sullo stabilimento che produce il Ducato l’attenzione dell’assessorato e della Giunta è massima – sottolinea Quaresimale - sappiamo che l’ad di Stellantis proprio in un recente intervento ad Atessa ha escluso delocalizzazioni di produzione, ma alcuni segnali non lasciano tranquilli sindacati e lavoratori a cominciare da alcune commesse la cui realizzazione è stata spostata in Polonia. In linea generale nel dossier abbiamo anche indicato l’andamento delle vertenze nell’ultimo triennio in Abruzzo: tra il 2019 e il 2021 si contano 48 procedure di Cassa integrazione straordinaria autorizzate e 87 procedure di licenziamento collettivo avviate”.