Ripascimento, cinque indagati

Deturpamento della natura: nei guai Colazilli del Marina e una ditta

PESCARA. Distruzione o detuparmento di bellezze naturali: è questo il reato contestato a 5 persone tra cui il neopresidente del Marina Colazilli e che apre una nuova inchiesta che ruota attorno alla sabbia e che, stavolta, riguarda il porto turistico e il ripascimento della riviera sud. Un mese fa - era il 15 aprile - è stato allestito il cantiere per iniziare il ripascimento del litorale sud nel tratto compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla.

Ad aggiudicarsi l'intervento per la cifra di 162 mila euro è stata l'impresa veneziana Rossi Renzo costruzioni che, infatti, sta per completare i lavori. Ma un esposto inviato in Procura ha fatto partire l'inchiesta coordinata dal pm Annalisa Giusti e che vede sul registro degli indagati cinque persone, sia abruzzesi legati al Marina e ai lavori di ripascimento che geometri e amministratori dell'azienda veneziana. Sono il presidente del porto turistico Marina Riccardo Colazilli, pescarese, 47 anni, entrato in carica soltanto da un mese, il direttore dei lavori Sergio Angelini, 61 anni, residente a Pescara, e Antonio Montepara, 48 anni, residente a Orsogna. Poi, anche il geometra della Rossi Renzo Filippo Tessarin, residente in provincia di Roma, e la veneziana Antonella Bean, amministratore della ditta.

Sono i nomi che hanno ricevuto un avviso di garanzia per «poter procedere a un accertamento tecnico non ripetibile». La procura, infatti, vuole analizzare il sedimento dragato al porto turistico, capire se la sabbia sia inquinata e per questo, come scrive il pm, «è urgente un prelievo ai fini del campionamento e dell'analisi del sedimento dragato presso il porto turistico». I lavori di ripascimento riguardano 20 mila cubi e, nel corso di questo mese, non sono stati bloccati e si concluderanno a giorni. Dopo l'apertura del cantiere il porto turistico ha iniziato il dragaggio, cominciando a immettere nelle condotte la sabbia che, poi, sarà spalmata, "sparata" attraverso un'idrovora lungo l'arenile. La sabbia dragata è stata anche analizzata recentemente dall'Arta e le analisi hanno dato risultati positivi sia da un punto di vista batteriologico che granulometrico. Ma è la procura adesso a voler analizzare quella sabbia e ha nominato come consulente tecnico Roberto Quaresmini. Per procedere all'accertamento tecnico ai cinque indagati è stato notificato l'avviso di garanzia per un reato del codice penale, ovvero distruzione o detuparmento di bellezze naturali, e per due reati inseriti in due decreti legislativi: sono l'attività di gestione di rifiuti non autorizzata e un altro articolo che riguarda le opere eseguite in assenza di autorizzazione.

Dopo la conclusione del dragaggio a Porta Nuova appaltato dal porto turistico dall'impresa Rossi, inizieranno i lavori per i 15 mila metri cubi del Comune di Pescara per permettere ai balneatori di iniziare la stagione senza intoppi. Il cronoprogramma prevede che oggi vengano dragati 1.500 metri cubi di sabbia e, dopo una pausa, l'intervento riprenderà lunedì 23 con altri 1.500 metri cubi e terminerà venerdì 27. Infine, proprio negli ultimi giorni del mese, l'impresa veneziana resterà a Pescara e comincerà a smontare le tubazioni che corrono lungo la battigia e i tubi inizieranno a essere caricati per essere ritrasportati a Venezia nella sede dell'impresa. «In questo maniera», come ha detto l'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco, «i nostri balneatori potranno iniziare con tranquillità la stagione».

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