Rivolta per l’autovelox-trappola: pronto un ricorso contro le 4mila multe

Federconsumatori valuta la class action contro lo Speed scout che segnalava infrazioni mai avvenute: «La sicurezza stradale è un diritto, ma anche la trasparenza e la legalità delle sanzioni lo sono»
CHIETI. Un ricorso collettivo per contestare le 4.000 multe dello Speed scout, l’autovelox mobile montato su una macchina della polizia municipale di Francavilla che, secondo un’inchiesta della procura di Chieti con 5 vigili urbani indagati, era «malfunzionante e rilevava superamenti dei limiti di velocità mai avvenuti». A valutare la class action è Federconsumatori Abruzzo. «La sicurezza stradale è un diritto. Ma anche la trasparenza e la legalità delle sanzioni lo sono», dice Francesco Trivelli, presidente dell’associazione di promozione sociale.
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