Scanno, Alberto Arbasino premiato a Roma

La Fondazione Tanturri ospita i vincitori a Palazzo Taverna: «Ma è l’ultima volta»

ROMA. Si è conclusa sabato sera, con la premiazione a Palazzo Taverna, a Roma, la quarantesima edizione del Premio Scanno. Un'edizione rinnovata nelle scelte, così come nella location. Per la prima volta, infatti, la cerimonia finale si è tenuta lontano da Scanno, dove il Premio è nato nel 1972 per volontà di Riccardo Tanturri. Dal prossimo anno, però, sarà di nuovo in Abruzzo. «La scelta di tenere il premio a Roma», hanno ribadito dalla Fondazione Tanturri «è stata legata alla sola quarantesima edizione. Dal prossimo anno il Premio tornerà a Scanno». Al di là del cambiamento di località, lo Scanno è stato occasione di incontro e riflessione culturale. Dalla letteratura all'economia alla cultura. Umanesimo e scienza. Nella vita e nel lavoro. Tutti presenti i vincitori, domenica a Roma, in occasione della cerimonia di premiazione condotta da Paola Saluzzi. A cominciare da Alberto Arbasino, insignito del Premio per la Letteratura. Omaggio alla carriera. Qualcuno ricordava il suo abbandono, lo scorso settembre, del premio letterario "Boccaccio" a Certaldo. «Qui è tutt'altra storia e sono in ottima compagnia», ha commentato, a chi gli ricordava l’espisodio, lo scrittore. A premiarlo Gianni Letta. Ma ieri è stata anche la volta del Premio Scanno per la Medicina a Pier Paolo Pandolfi, direttore scientifico del Centro per la ricerca e la cura del cancro e del Dipartimento di genetica dei tumori dell’Harvard Medical School; di quello per la sezione Valore all'Accademia dei Lincei e al presidente Lamberto Maffei; per l'Economia a Luigi Giampaolino, primo presidente della Corte dei Conti; per il Diritto a Gabriele Pescatore, già presidente del Consiglio di Stato; per l'Ecologia a Desideria Pasolini dall'Onda, componente del Comitato per la tutela dei Giardini storici; per la Musica al maestro Michele Campanella; per la Sociologia al filosofo francese Edgar Morin; per l'Antropologia culturale a Maria Pascuzzi (Università di Reggio Calabria). Infine sono state assegnate anche tre menzioni speciali: al giovane compositore Vittorio Testa, al Comitato Italiano World Food Programme e a Carlo Proia, per il suo volume "Il Cicolano - Case contadine nella Valle del Salto".(a.c.)

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