«Scuola e sanità, test rapidi per tutti» 

Le richieste dei sindacati al prefetto: coinvolgere chi si occupa di mense e pulizie

PESCARA. Tenere la scuola al centro, coinvolgendo quante più persone possibili nello screening e nella vaccinazione e organizzando i trasporti con massima attenzione. Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoposto all'attenzione del prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, alcune questioni a cui tengono particolarmente e formulato delle richieste mirate, partendo dal presupposto che «la scuola deve essere riaperta il prima possibile, in presenza e nel rispetto di tutte le misure di sicurezza» perché «l’istruzione è uno dei capisaldi della nostra Costituzione, su cui bisogna riporre attenzione, investimenti e programmi», come scrivono in una nota i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Luca Ondifero, Umberto Coccia e Luca Piersante. I temi centrali sono quattro e sono stati già esposti dai sindacalisti nel corso di un incontro in prefettura sul rientro a scuola, trovando la massima disponibilità del prefetto ad accogliere le proposte presentate. La prima richiesta riguarda la «strutturazione del tavolo provinciale esteso alle organizzazioni sindacali, con la partecipazione dei rappresentanti degli studenti» e poi «l'apertura di altri due tavoli sui problemi specifici della scuola e dei trasporti, con i sindacati di categoria». Sarebbe utile «per un confronto e un monitoraggio sul rispetto dei protocolli di sicurezza e sulle modalità organizzative dei processi lavorativi che coinvolgono anche l’indotto». Una terza istanza riguarda la Asl a cui si chiede «una analisi dell'evoluzione epidemiologica, per un monitoraggio puntuale e costante dei luoghi e delle occasioni maggiormente critici sulla diffusione del contagio Covid, in modo da intervenire sulle specificità evitando interventi spot e/o massivi». E poi, ultimo punto, i sindacati puntano a «estendere le misure di prevenzione (screening, tamponi, vaccini) a tutto il sistema scolastico e cioè la pluralità dei soggetti che vivono il mondo della scuola, appalti compresi». La stessa richiesta riguarda «il sistema sanitario, in cui gravitano tanti operatori, impegnati in mense, pulizie e manutenzione». In vista di una situazione che non accenna a migliorare, i sindacati chiedono che del Covid si parli il più possibile, insomma, creando «una rete di confronto articolata», in modo da «dare voce alle considerazioni e ai contributi non solo dei soggetti istituzionali, ma anche di coloro che vivono il mondo dell'istruzione, cioè lavoratori e studenti». Dopo aver ricevuto la disponibilità del prefetto, Ondifero commenta soddisfatto che «si compie un bel passo» e «Pescara diventa un esempio». Al di là della «sensibilizzazione, della presa di coscienza collettiva, che sono utili perché più si allarga la discussione e più si cerca di creare le condizioni per superare questa fase», per Ondifero «si potrà monitorare ciò che accade nelle scuole, per capire se davvero ci sono i contagi. E si potrà entrare più nel merito dei trasporti perché come prima cosa va esaminato che cosa accade sui bus, e non solo alle fermate».