la city: sotto accusa imprenditori, dirigenti regionali e comunali 

Sede Regione, il processo non si sposta da Pescara

PESCARA. Si è aperto con alcune eccezioni preliminari, tutte rigettate, la prima udienza del processo a carico di 12 imputati, coinvolti nell'inchiesta sulla realizzazione della City: quella che...

PESCARA. Si è aperto con alcune eccezioni preliminari, tutte rigettate, la prima udienza del processo a carico di 12 imputati, coinvolti nell'inchiesta sulla realizzazione della City: quella che doveva diventare la sede dei nuovi uffici della Regione Abruzzo. L'avvocato Francesco Carli, che assiste Pierluigi Caputi, ha riproposto davanti al collegio l'eccezione di incompetenza territoriale già sollevata dal gup e respinta.
Secondo il legale l'abuso d'ufficio contestato al suo assistito e ad altri imputati (una parte di loro deve rispondere di abuso d'ufficio, un'altra parte di abusi edilizi), sarebbe maturato nel corso della riunione del 19 febbraio del 2013 che si tenne all'Aquila. E' in quella sede che venne deciso di sospendere la procedura della gara di appalto per consentire, secondo l'accusa, alla società Iniziative Immobiliari Abruzzesi, proprietaria dell'immobile della Tiburtina, di risolvere i suoi problemi amministrativi. A questa eccezione, alla quale si sono associati gli altri difensori, se n'è aggiunta una seconda sollevata dall'avvocato Guglielmo Marconi: se dovesse venire accolta l'incompetenza territoriale, ha detto in sostanza il legale, bisognerebbe operare uno stralcio per il reato urbanistico che diventerebbe di competenza del giudice monocratico.
Ma la decisione del tribunale, che ha sposato la tesi della pubblica accusa rappresentata dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini, ha risolto tutto. Tutto rigettato (anche l'eccezione di un altro difensore che lamentava l'indeterminatezza del capo di imputazione): il processo resta a Pescara in quanto è vero che quella riunione si tenne all'Aquila, ma è pur vero che il reato si consuma nel momento dell'ingiusto vantaggio patrimoniale, quando cioè, a Pescara, viene rilasciato il titolo autorizzativo a costruire. E allora adesso si potrà entrare nel vivo del processo, a cominciare dalla prossima udienza del 16 aprile quando verranno sentiti i primi tre testi dell'accusa che sono poi gli investigatori che condussero le indagini. Sul banco degli imputati, accusati di abuso d'ufficio ci sono Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli ed Enrico Iacomini: tutti dirigenti della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara. Di abuso edilizio rispondono invece Marco Sciarra, Giovanni Pagliarone, Mario D'Urbano e Carlo Galimberti. Il processo ruota attorno alla variazione di destinazione d'uso dell'immobile di via Tiburtina e al rischio aeroportuale che non sarebbe stato rispettato. (m.cir.)
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