Si toglie la vita dandosi fuoco in casa

Penne: l’uomo di 91 anni viveva in un palazzo antico, a nulla sono valsi i soccorsi dei vigili del fuoco

PENNE. Si è legato ad una sdraio posizionata in un salone di casa e si è dato fuoco dopo essersi cosparso di benzina e alcol. Si è tolto la vita in questo modo, nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle ore 14, un 91enne di Penne. A lanciare l’allarme una vicina che ogni tanto andava a trovare l’anziano signore per vedere se necessitasse di qualcosa.

L’uomo, che non aveva né moglie né figli, viveva in un antico palazzo del centro storico di Penne, in largo Fontemanente.

A nulla è valso l’intervento sul posto dei vigili del fuoco, guidati dal capo squadra Pasquale Olivieri, dei carabinieri di Penne, coordinati dal comandante Massimiliano Di Pietro e del capitano della polizia municipale del capoluogo vestino Natalino Matricciani.

«L’anziano è stato trovato carbonizzato. Un suicidio premeditato e studiato a tavolino». Così il comandante dei carabinieri di Penne Di Pietro, ha descritto il contesto della tragedia. Su un comò del salone erano addirittura accesi dei lumini. Il palazzo dove viveva l’anziano era completamente inagibile e messo sotto tutela anche dalla soprintendenza ai Beni per via di alcune architetture antichissime custodite all’interno: in particolare un pavimento fiorentino antichissimo.

Dopo il terremoto del 2009, nonostante l’antico palazzo subì gravi danni, l’anziano decise di rimanere a tutti i costi a vivere nella sua casa. Nemmeno un’ordinanza di sgombero della passata amministrazione comunale riuscì ad impedire all’uomo di continuare a vivere nella sua antica dimora. I vigili del fuoco, guidati dal capo squadra Pasquale Olivieri, hanno sottolineato come l'intervento sia stato reso difficile dall'assenza di estintori funzionanti nella cittadina.

Francesco Bellante

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