forum al centro

«Siamo noi la vera famiglia» «Ma l’amore gay non è diverso»

Marito e moglie a confronto con una coppia omosessuale nella redazione del Centro. E oggi il Family day

PESCARA. Che l’amore sia il motore che muove ogni famiglia è quasi scontato. Quello che non è scontato, invece, è il modo in cui l’amore si declina nella vita di ogni giorno, se esso è protetto o no da una legge che tuteli i suoi protagonisti. Ruota intorno a questo aspetto il dibattito su cui l’Italia si concentra: riconoscere o no le unioni civili, rendere o no giuridicamente ufficiali tante coppie che hanno scritto con un atto comunale la propria scelta di camminare insieme.

Il voto sulle pregiudiziali e sulle sospensive presentate dalle opposizioni al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili è slittato a martedì prossimo, 2 febbraio. Questo basta a tenere in fermento le coppie che non aspettano altro che la sua approvazione. Il dibattito vive così una nuova parentesi incandescente proprio mentre parte ufficialmente il Family Day, per il quale i promotori attendono un milione di persone: questa mattina un centinaio di persone sono partite anche da Pescara per recarsi al Circo Massimo. Quasi tutti con auto private e non con viaggi organizzati. La maggior parte degli aderenti appartiene a movimenti cattolici come quello neocatecumenale e, a Pescara, il movimento più grande è quello della parrocchia di Sant’Antonio, che contiene al proprio interno ben 29 comunità. Non tutti però sono partiti, fanno sapere dalla parrocchia, dal momento che oggi pomeriggio in chiesa si celebra il sacramento della Cresima, e l’appuntamento è coinciso proprio con la manifestazione di Roma.

Sono tante le ragioni per cui le famiglie manifestano, prima tra tutte quella di vedere preservata una garanzia di educazione nei confronti dei loro figli. Dall’altra parte, le famiglie omosessuali fanno valere i propri di diritti, per i quali hanno sfilato la scorsa settimana in cento piazze d’Italia e anche a Pescara.

Il Centro ha voluto riflettere con l’una e con l’altra famiglia: il direttore del quotidiano Mauro Tedeschini ha incontrato in redazione una famiglia tradizionale, attiva in parrocchia, e una coppia omosessuale. Un confronto sereno, aperto ma ben fermo nelle posizioni e nelle ragioni di ciascuna realtà. Quello che vi presentiamo è il dibattito tra Fulvio e Michaela, marito e moglie e genitori di 8 figli, e Marco e Christian, iscritti al registro delle unioni civili del Comune di Francavilla.

©RIPRODUZIONE RISERVATA