il provvedimento

Sottoposti a vincoli oltre 100 edifici e rioni storici

PESCARA. «Mai più ruspe selvagge contro edifici e strutture che sono la traccia e la memoria della storia di Pescara». È stato il commento dell’assessore uscente Marcello Antonelli quando, il 14...

PESCARA. «Mai più ruspe selvagge contro edifici e strutture che sono la traccia e la memoria della storia di Pescara». È stato il commento dell’assessore uscente Marcello Antonelli quando, il 14 marzo scorso, è stata approvata la delibera per vincolare il patrimonio storico e architettonico della città. Un lavoro frutto della collaborazione tra i tecnici comunali, la sovrintendenza e l’università d’Annunzio. Sono oltre un centinaio gli edifici che vengono sottoposti a tutela. Nel lungo elenco compaiono il complesso del teatro d’Annunzio; la Stele dannunziana; il villino Cipollone, sulla riviera sud accanto allo stabilimento Les Paillotes. E ancora: il Circolo canottieri; villa Maria Teresa, costruita per prima in viale Primo Vere. Vengono sottoposti a vincolo anche interi borghi, come quello tutt’intorno alla chiesa della Madonna dei sette dolori.

Gli ambiti storici individuati dai tecnici sono la fortezza di Pescara; Porta Nuova, con viale D’Annunzio dove, con la realizzazione della stazione ferroviaria del 1883, sono stati realizzati edifici importanti come il grand hotel, il teatro Michetti. Poi, il borgo del santuario della Madonna dei sette dolori, caratterizzato dalle case a due piani a schiera; il rione della pineta, tra la riviera sud, piazza Alcyone e via Scarfoglio, Aurum compreso; il quadrilatero centrale, tra la linea della ferrovia, il lungofiume Paolucci, viale della Riviera nord e via De Amicis; borgo della Marina nord; San Silvestro; Fontanelle, sviluppata intorno a villa Henrici; le ville storiche di Castellamare; il quartiere della cooperativa dei ferrovieri, in via Sabucchi; il quartiere prospiciente l’ex Cofa; il quartiere popolare di largo Baiocchi-piazza Grue; Villaggio Alcyone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA