Sprar, i sindaci fuori dall’inchiesta 

Irregolarità edilizie: archiviate le posizioni di De Martinis, Maragno e Melchiorre

MONTESILVANO. Il sindaco Ottavio De Martinis, l’ex primo cittadino Francesco Maragno e il dirigente comunale Alfonso Melchiorre escono dall’inchiesta su presunte irregolarità edilizie nella gestione del servizio di accoglienza degli immigrati (Sprar) a Montesilvano. Lo scorso 29 dicembre la procura di Pescara ha archiviato le posizioni degli amministratori e del tecnico che, nel febbraio del 2020, erano stati indagati nel corso delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Salvatore Campochiaro.
Un’inchiesta che aveva portato alla notifica di 13 avvisi di garanzia per amministratori, dipendenti e dirigenti comunali, proprietari dell'immobile e tecnici. Il caso giudiziario ruota intorno a presunte irregolarità edilizie che sarebbero state riscontrate in un appartamento di via Togliatti individuato dal Comune per accogliere i richiedenti asilo. Ed è proprio delle procedure, che avevano portato nel 2017 alla selezione degli edifici, che si chiedeva conto all’attuale sindaco De Martinis, all’epoca dei fatti vice sindaco, all’allora primo cittadino Francesco Maragno, e ai dirigenti comunali e dell’Azienda speciale, indagati in concorso e a vario titolo di diversi reati tra cui falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa.
Alla vigilia di Capodanno, dunque, come riferito dai diretti interessati, è arrivata l’archiviazione per le posizioni di De Martinis, Maragno e Melchiorre, chiesta nel mese di aprile 2020 dallo stesso sostituto procuratore Campochiaro secondo il quale «mancano elementi idonei per sostenere l’accusa», così come non si ravvisano «riscontri in ordine alla consapevolezza» degli amministratori in merito alle presunte irregolarità su cui ruota l’inchiesta. «Ho confidato fin dal primo momento nella magistratura», commenta De Martinis, «oggi sono molto contento che finalmente sia stata accertata l’onestà e la correttezza del nostro operato di amministratori. Mi auguro allo stesso tempo che tutta l’inchiesta possa concludersi in maniera positiva, perché coinvolge ancora professionisti seri». Sollevato anche l’ex sindaco e oggi consigliere comunale Francesco Maragno. «Sono contento che dalle verifiche effettuate dalla procura sia emersa la mia totale estraneità ai fatti contestati e non venga minimamente scalfito il grande progetto che era quello degli Sprar», sottolinea, dicendosi però rammaricato che «chi ha tentato di denigrare questo progetto, perché voleva lucrare sulla disperazione delle persone in fuga da guerre e persecuzioni, non è stato minimamente toccato dall’indagine». (a.l.)
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