Spuntano le protezioni : «Filobus in trappola»

La rete avvistata a Montesilvano fa discutere, la Tua: «Garanzia di sicurezza». Scettico il Comitato cittadino, che avanza tre proposte per la collettività
PESCARA. Spunta la recinzione che separa la corsia dedicata al filobus da quella destinata al passaggio di ciclisti e pedoni, nel tratto di Strada parco che insiste nel Comune di Montesilvano. «Una sorta di sorpresa», fa notare Ivano Angiolelli, presidente del Comitato cittadino Strada parco bene comune, «dal momento che, in base a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal dirigente di Ansfisa Pietro Marturano, il mezzo va integrato nel sistema e la separazione può avvenire tramite la soluzione della siepe continua». Paolo Sportiello, direttote tecnico di Tua (società unica del trasporto abruzzese) chiarisce: «Così come previsto nelle indicazioni stabilite dal Ministero nel 2020, ossia quando abbiamo riaperto le attività, va garantita la sicurezza attraverso una protezione. Ecco perché, lì dove la siepe non è così folta da consentire una separazione adeguata, si rende al momento necessaria la rete. Abbiamo provveduto alla messa a dimora delle piantumazioni, ma ci sono stati anche degli atti vandalici, quindi bisogna optare per questo tipo di soluzione. Prosegue, al tempo stesso, il lavoro sulla piantumazione».
E intanto il comitato ha inviato una pec all’azienda nei giorni scorsi, poco dopo l’evento organizzato per il decennale, per avanzare tre richieste in particolare: l’eliminazione della recinzione, la possibilità di utilizzare la corsia destinata a La Verde anche in bici e l’abbattimento dell’inquinamento acustico con l’insonorizzazione dei chiusini dei sottoservizi, da proteggere con guarnizioni in gomma. In particolare, il presidente Angiolelli precisa: «Della recinzione posticcia si può fare volentieri a meno, i chiusini saranno protetti con guarnizioni in gomma a beneficio dell’inquinamento acustico e i velocipedi coesistono pacificamente con le corse a velocità ridotta del sistema in modalità Tpl di prossimità. L’area disponibile sul lato monte potrà essere destinata in via esclusiva ai passeggeri del filobus e alla variegata utenza del viale, altrimenti costretta in spazi troppo angusti a rischio elevato di incidenti. Tre proposte ragionevoli a mitigazione del rilevante impatto ambientale dell’opera sul benessere complessivo della popolazione».
In pratica, secondo il comitato cittadino, la pista ciclabile disconnessa può rappresentare un pericolo per chi sceglie il mezzo a due ruote. Tuttavia l’ordinanza parla chiaro: «La corsia principale è destinata al solo passaggio dei mezzi a basso impatto ambientale, per questioni legate alla sicurezza». A tal proposito i sindaci di Pescara e Montesilvano, Carlo Masci e Ottavio De Martinis hanno anche lanciato degli appelli ai cittadini, proprio per «frenare le cattive abitudini».
Tua, nel frattempo, continua a registrare valutazioni positive sul collegamento tra le due città vicine, tramite il filobus sul passaggio dedicato con un numero di circa 6mila passeggeri al giorno, soprattutto nelle ore di punta: mattina e primo pomeriggio.