Statale Mare-monti, torna libero Strassil

Secondo i giudici non vi sarebbe più pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Per questo torna in libertà Carlo Strassil, il progettista della Mare-monti arrestato il 19 aprile scorso con l'accusa di corruzione, nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione della strada

PESCARA. Torna in libertà Carlo Strassil, il progettista della Mare-Monti arrestato il 19 aprile scorso, con l'accusa di corruzione, nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione della strada. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame dell'Aquila, a cui avevano fatto ricorso i suoi legali.

Secondo i giudici non vi sarebbe più pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Oltre a Strassil, che risulta essere anche consulente per la ricostruzione dell'Aquila, nell'inchiesta sono coinvolte altre 11 persone. Tra loro gli imprenditori Carlo, Paolo e Alfonso Toto e l'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso.

Intanto continuano le perquisizioni e i sequestri nell'ambito dell'inchiesta della procura di Pescara sulla realizzazione della strada Mare-Monti. Nella giornata di lunedì, gli agenti del corpo forestale dello Stato hanno perquisito, a Roma, una società intestata al figlio di Strassil, sequestrando una gran quantità di documenti ora al vaglio del pm Gennaro Varone. I documenti non riguarderebbero solo le vicende della Mare-Monti.

Lo stesso pm, Gennaro Varone, presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame dell'Aquila.