Stazioni sciistiche unite  da un trenino a idrogeno 

Progetto da 16 milioni di euro per collegare Ovindoli Magnola e Campo Felice Marsilio: i soldi vanno spesi subito, investiremo anche sulla promozione turistica

OVINDOLI. Le due grandi sfide per il futuro dell'Abruzzo nel settore montano: quella del comprensorio allargato ecosostenibile tramite un trenino a idrogeno, e quella di una promozione al pari delle grandi regioni del Nord che faccia conoscere meglio le bellezze ambientali della Regione.
Su entrambe il governatore Marco Marsilio ha fornito rassicurazioni e ha promesso un impegno concreto della Regione. In visita nei comprensori sciistici di Monte Magnola di Ovindoli e a Campo Felice, Marsilio ha apprezzato «l'unità d'intenti che coinvolge non solo i sindaci ma anche gli operatori e il Parco».
Ha però richiamato i sindaci alle loro responsabilità, sollecitando l'avvio dei progetti. «I soldi vanno spesi subito», ha affermato, «e la prossima stagione voglio tornare qui, tra un anno, e vedere le opere avviate e in parte realizzate per aprire queste valli a progetti ambiziosi di sviluppo sostenibile in tutte le stagioni». Per quanto riguarda i finanziamenti per la promozione turistica, settore nel quale l'Abruzzo è molto lontano dalle regioni del Nord, Marsilio ha annunciato che la Commissione europea ha accolto la rimodulazione dei fondi per portare fino a sei milioni gli interventi sulla promozione e la comunicazione. «Quest'anno», ha dichiarato Marsilio, «avremo più fondi per fare promozione sulla piazza romana».
IL PROGETTO. L'idea è quella di un trenino ecologico che, attraverso i Piani di Pezza, arriverà dagli impianti di Monte Magnola a quelli di Campo Felice. L'obiettivo è quello di allargare il comprensorio sciistico con opere di mobilità sostenibile alimentate da fonti rinnovabili e l'utilizzo di idrogeno quale carburante per i mezzi di collegamento. Oltre al miglioramento dell'accessibilità alle località turistiche, viabilità, parcheggi e ampliamento delle piste. Ci sarà a Celano un sistema di produzione di idrogeno con impatto ambientale pari a zero. Idrogeno che sarà prodotto sfruttando fonti rinnovabili, e cioè il fotovoltaico e l'eolico già presenti a Celano.
«Stiamo lavorando a questo progetto», ha affermato il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, consigliere regionale, affiancato dai primi cittadini di Rocca di Mezzo, Mauro Di Ciccio, e di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano, «sarà un progetto rivoluzionario in Italia».
I FONDI. L'investimento ammonta a sedici milioni di euro per il completamento infrastrutturale dei bacini sciistici di Ovindoli Monte Magnola, di Rocca di Mezzo e Campo Felice. Si tratta di finanziamenti consolidati negli anni passati. Circa dieci milioni provengono infatti dal Masterplan, mentre i restanti sei milioni arrivano dal Cipe e dovevano essere utilizzati inizialmente per collegare con impianti e piste Ovindoli e Campo Felice. Progetto naufragato a causa della presenza di una Zps (Zona di protezione speciale), proprio tra le due località. Così si è virati verso un'altra soluzione. Il progetto attuale è quello di mobilità alternativa.
Saranno impiegati due dei sei milioni per il collegamento tra Ovindoli e Campo Felice con treno e autobus a idrogeno a impatto ambientale zero. I due milioni non basteranno, ma saranno incrementati da finanziamenti europei con l'apporto della Regione. I quattro milioni restanti del Cipe serviranno a parcheggi e infrastrutture.
IL SOPRALLUOGO. Marsilio ha incontrato i gestori degli impianti Giancarlo Bartolotti (Magnola) e Luca Lallini (Campo Felice), oltre al commissario del parco Sirente Velino, Igino Cuchiarelli, al presidente della Comunità del Parco, Francesco D'Amore, e infine all'assessore Guido Quintino Liris, che lo ha atteso a Campo Felice. Bartolotti, accompagnato sempre dal suo fedele pastore australiano di nome Papi che ha imparato a salire e a riscendere da solo tramite la cabinovia, ha illustrato le potenzialità della stazione sciistica. Marsilio, in sella alla motoslitta dell'Arma dei carabinieri, con alla guida il maresciallo Sante Benedetti, è salito fino in quota, insieme agli altri ospiti che si sono avvalsi della seggiovia. «Il presidente», ha affermato il patron della Monte Magnola, «si è reso conto delle potenzialità di queste montagne e di questi impianti e dell'importanza del collegamento con il comprensorio di Campo Felice. Anche lui ha capito che qui abbiamo una montagna di pane, ma mancano i denti per mangiarlo. Bisogna lavorare sugli indotti come fanno altre regioni con milioni di euro annui investiti nella promozione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA