«Stop al piano demaniale»
Di Paola e Acerbo: fermate anche il Consiglio sul porto
PESCARA. Un diniego, dalla candidata sindaco per L’altra Pescara, Loredana Di Paola, dopo quello per il consiglio comunale straordinario sulla querelle del porto, è arrivato anche per il Piano demaniale marittimo, che domani, dovrebbe approdare in consiglio regionale, subissato però da un migliaio di emendamenti del consigliere regionale, ora candidato «governatore» per L’altro Abruzzo, Maurizio Acerbo. La questione, di cui si dovrebbe parlare nel palazzo dell’emiclo all’Aquila, domani, riguarda in particolare i provvedimenti da prendere in relazione alla gestione delle spiagge sul litorale. «Il Piano demaniale», ha precisato, ieri a Pescara, Di Paola, affiancata da Acerbo, «sancisce un’ulteriore occupazione del suolo pubblico. E a Pescara negli ultimi anni l’occupazione del demanio è stata molto pesante compromettendo spesso l’accesso e la vista del mare. E ora che fanno? Hanno deciso di aumentare la cubatura del 30%. Non si rendono contoche un turista che arriva a Pescara, viene anche perché ha voglia di avere una vista senza barriere sul mare?». Per Di Paola, come per Acerbo, «questo consiglio regionale è nello stato di prorogatio e per questo non dovrebbe legiferare su materie così importanti. E a questo si aggiunga», ha continuato Di Paola, «che siamo in piena campagna elettorale. Inoltre, si dovrebbe tenere conto che una modifica del Piano demaniale introduce la facoltà per i Comuni, in certi casi, di non avere l’obbligo di un minimo da destinare alle spiagge libere, costringendo i bagnanti, in questo periodo di crisi, a rinunciare al mare».
(VdL)
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