Stop all’abbattimento di tre edifici

11 Settembre 2022

Fermata la gru in via Lago di Borgiano: manca il sì dell’Enac. Lattanzio: risolveremo

PESCARA. Stop alla demolizione dei tre palazzi di via Lago di Borgiano, ma solo per una quindicina di giorni. Era il 22 agosto quando è entrata in funzione, ed è stata subito bloccata, la maxi gru che dovrà far sparire i tre palazzi a rischio crollo di Villa del fuoco, svuotati d’urgenza 5 anni fa, con l’allontanamento di 84 famiglie che lì non potevano più vivere in condizioni di sicurezza anche le conseguenze del terremoto. La gru arrivata in via Lago di Borgiano, attivata simbolicamente quella mattina dal sindaco Carlo Masci, si è dovuta fermare pochi minuti dopo, ancora prima di rimuovere il tetto di uno dei tre palazzi, essendo emersa la necessità di un parere dell’Enac. Tutto per via dell’altezza della gru, che supera di alcuni metri l’edificio da demolire, dicono dall’Ater, che ha promosso l’intervento.
«Non è stato un vero e proprio stop. Da allora i lavori non si sono mai bloccati», spiega dall’Ater il presidente Mario Lattanzio, «nel senso che la procedura di demolizione dei palazzi è complessa e comporta vari passaggi». Si pensi, ad esempio, allo svuotamento di tutti gli appartamenti e alla rimozione degli infissi. E quindi, in attesa del via libera dell’Enac, che è arrivato venerdì, si è fatto altro. «Ora che il nulla osta è arrivato si può riprendere con la maxi-gru proprio dove era stato interrotto il lavoro», dice sempre Lattanzio che ritiene si possa ripartire già domani.
Il programma dei lavori (un milione e 350 mila euro) prevede la conclusione in 180 giorni dopodiché il Comune si occuperà di realizzare in quegli spazi una piazza con una fontana e aree verdi, e quindi un punto di aggregazione che spazzi via, almeno nelle intenzioni, isolamento e degrado della zona (l’importo è di 2 milioni e 300 mila euro). I fondi sono quelli del Cipe (quelli per il terremoto) che la Regione ha permesso di non perdere, come è stato sottolineato quando ha preso il via l’intervento.
È solo uno dei progetti per la zona: il Comune ha già realizzato e aperto al transito la strada pendolo, che di fatto attraversa e unisce una larga fetta della città, dal ponte delle Libertà a San Donato (manca il tratto finale, che conduce a via Pantini, vicino alla pineta), passando per Villa del Fuoco. E l’Ater sta liberando gli appartamenti del Ferro di cavallo, il complesso popolare di via Tavo, da sempre considerato una centrale dello spaccio di droga. (f.bu.)