Il filobus già acquistato da Tua lungo 18 metri e per 134 passeggeri nella foto del Comitato Strada parco bene comune

PESCARA

Strada parco, il Comitato soddisfatto: "Noi riconosciuti, sulla sentenza c'è qualche abbaglio"

A poche ore dal Consiglio di stato sulla questione del filobus, l'associazione cittadina mette in luce pro e contro: "Si parla di tram sui binari e di tante prescrizioni con semafori e cartelli. Andremo avanti"

PESCARA. "I conti della spesa li faremo alla fine di questa miserabile vicenda. Anche col sindaco e l’assessore, che intravedono scenari “innovativi rivoluzionari” per la mobilità urbana ed extraurbana di oggi e per quella della grande area urbana metropolitana di domani. Con viale Marconi, corso Vittorio e via Castellamare Adriatico nel caos totale. Povera Pescara". Si conclude così il comunicato che il Comitato cittadino Strada parco bene comune diffonde a poche ore dalla sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dl Comune e della società regionale dei trasporti Tua sul passaggio del filobus appunto sulla strada parco.

leggi anche: Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso sulla Strada parco, riprendono i lavori A darne notizia Palazzo di Città: rimosso l’ultimo ostacolo giuridico al cronoprogramma che prevede il passaggio del filobus sulla Strada parco.

Una "guerra", ed è questo il paradosso che va avanti da anni, tra cittadini ed enti pubblici ovvero tra due parti che invece di litigare dovrebbero incontrarsi nei reciproci interessi ed obbiettivi. E non continuare a spendere soldi e a farli spendere. Anche perché uno è rappresentato dall'altro.

Al contrario di ciò che uno si aspetta alla luce di quanto diffuso e sbandierato come una grande vittoria sui cittadini da Comune, Regione e Tua, anche il Comitato esprime "ampia soddisfazione" per aver visto respinti gran parte dei motivi di appello del Comune di Pescara e delle controparti. E nella nota a firma del portavoce Ivano Angiolelli chiarisce i motivi: "È stata ampiamente riconosciuta la legittimazione del Comitato. È stata definitivamente cristallizzata la posizione di assoluta centralità del Comitato nella salvaguardia della Strada Parco e dei valori ambientali, paesaggistici e di sicurezza ciclo pedonale. Il Tar, prima, e il Consiglio di Stato, oggi, hanno così attribuito al Comitato Strada-Parco Bene Comune il ruolo di parte procedimentale necessaria, al pari dei vari protagonisti apparsi sulla scena (Sindaco di Pescara, incluso). Confidiamo, pertanto, che già dalla prossima settimana il Comune di Pescara e Tua vogliano attenersi alla pronuncia del Consiglio di Stato e fornire tutti i dati che il Comitato ha richiesto sugli interventi in corso sul patrimonio arboreo pubblico".

Il Comitato Strada-Parco non è invece soddisfatto sugli aspetti tecnici esaminati nella sentenza. E questo perché c'è un grosso equivoco di fondo. "Il Consiglio di Stato è incorso in un clamoroso errore tecnico-progettuale (abbaglio dei sensi) perché ha ritenuto sicuro il filobus in quanto – secondo il Consiglio di Stato – sarebbe un vero e proprio “tram” munito di “binari”. Nella Strada-Parco, il Ministero non ha rilasciato il nulla-osta per un tram né per un mezzo con guida vincolata su binari. Il filobus Van Hool non corre sui binari, bensì si tratta di un normale filobus su gomma a guida manuale libera che non potrà essere instradato sulle corsie ridotte della Strada parco nelle necessarie condizioni di sicurezza. L’errore oggettivo contenuto nella sentenza è tuttora all’esame dei legali".

E poi le numerosissime prescrizioni (ancora da realizzare) che il Consiglio di Stato ha rinviato il giudizio alla fase di entrata in esercizio, confidando evidentemente nella vigilanza e ora legittimata del Comitato Strada-Parco Bene Comune. Quali prescrizioni?

Ad esempio nella sentenza si fa riferimento ai semafori che bisogna prevedere in presenza di accessi privati (abitazioni) che insistono sul percorso del filobus. "Semafori per attraversamento oppure cartelli che inibiscano attraversamento dei binari del tram qualora vi siano semafori nelle vicinanze dell’abitazione. Prescrizione anche questa agevolmente realizzabile senza alcun stravolgimento progettuale".

E ancora: "Analogo discorso di cui al punto che precede per la presenza di passi carrabili che insistano sul percorso del filobus. Anche qui inserimento di semafori. Prescrizione eminentemente tecnica di agevole realizzazione”.

In sostanza, fa notare il Comitato cittadino, "secondo l’eminenza del Consiglio di Stato, ai 200 semafori già applicati sul percorso accidentato del filobus, dovremmo applicarne altrettanti per inibire ai pedoni di attraversare i binari inesistenti (che peraltro sono il frutto di un “abbaglio dei sensi”)".

"Resta il fatto", sottolineano al Comitato, "che permarranno ragionevolmente irrisolte tutte le criticità tecniche ed economiche che il Comitato ha segnalato da lunghi anni agli Enti responsabili del procedimento in tempo utile per rimediare, benché a tutt’oggi inascoltato. Non sarà certo questa sentenza a rendere conforme al Trm il percorso filoviario precario e incompiuto malamente individuato a Pescara. La patata bollente finirà nelle mani dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) e ne vedremo delle belle".

 E a conclusione della nota, il Comitato allega una foto con una didascalia ironica e provocatoria: "Nella bella immagine il filobus a doppia corsia di transito che renderà più sicura e valorizzata la funzione sociale della Strada parco".

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