«Sveglia all’alba e calcoli, così vi svelo che tempo farà»

De Palma: io, meteorologo nel mio negozio di vernici a 13 anni la prima previsione, salvai i turisti dalla burrasca

MONTESILVANO. Non si dimentica mai la prima previsione meteo: è un po’ come il primo amore. «Era il 14 agosto del 1987, c’erano 37 gradi e faceva caldissimo, la spiaggia era affollata e proprio nessuno si aspettava una burrasca», racconta Giovanni De Palma, «invece, io mi accorsi che ad Ancora la temperatura era precipitata di colpo e che il fronte del maltempo avanzava in fretta verso di noi. Controllai il Televideo, feci un paio di calcoli e capii che la burrasca sarebbe arrivata da noi intorno a mezzogiorno. Io avevo solo 13 anni. Andai di corsa dal mio amico balneatore Luca Ciaramellano dei Bagni Luca, lui mi guardò in faccia e disse: “Giova’ che succede, arriva la burrasca?”. Risposi di sì senza neanche parlare. Immediatamente, Luca cominciò a chiudere gli ombrelloni e a far uscire la gente dall’acqua: 40 minuti dopo, il cielo diventò nero e scoppiò un putiferio. Quando finì tutto, allo stabilimento, si presentò la guardia costiera con un bollettivo di avviso di burrasca. Quel giorno capii quanto è importante la prevenzione e adesso collaboro anche con la Fab-Cna per fornire ai balneatori previsioni precise».

De Palma vende vernici per professione nel negozio di famiglia Ginmark in corso Umbero e per passione fa pure il meteorologo: «Mi alzo tutte le mattine alle 5,15 per curare le previsioni della giornata. Poi, dalle 8, torno a fare il papà e vado a lavorare anche se non mi allontano mai dal computer».

De Palma è l’ideatore del portale www.abruzzometeo.org, una media di 6 mila clic al giorno che possono arrivare a 15 mila nei giorni di maltempo. Le prime previsioni su Internet di De Palma risalgono al 1995, su uno spazio virtuale prestato da un amico: «Avevo 21 anni, ero ancora uno studente di Scienze ambientali all’università dell’Aquila. Poi, nel 2000 è nato abruzzometeo.org. In quegli anni, la febbre per le previsioni meteo non era ancora scoppiata: c’era solo il sito meteoitalia.it e, almeno fino al 2002, la parola più cercata su Google era “sesso” mentre adesso è proprio “meteo”. Con il clima che cambia e i fenomeni che diventano sempre più estremi come alluvioni, tornando, nevicate eccezionali, è importante sapere sempre che tempo fa».

La passione per il meteo è nata guardando le nuvole: «Avevo 4 anni e i miei genitori mi portarono in montagna, a Mammarosa, e rimasi colpito dalle nuvole che si muovevano veloci. Anziché sciare, guardavo al cielo. E poi, quando ero piccolo, avevo paura dei tuoni e dei fulmini e questo timore mi ha portato a informarmi e a prevedere. Così, piano piano, ho cominciato a guardare la carta del tempo e facevo le mie previsioni a uso e consumo della mia famiglia». Nel cassetto della scrivania, De Palma conserva ancora i quaderni con le annotazioni sul tempo: «Poi con un radioricevitore sono riuscito ad avere le prime carte meteo più tecniche e a fare previsioni più accurate».

Il meteorologo passa in rassegna i guai della città: «Il territorio di Montesilvano è soggetto a frana in caso di forti piogge e i sottopassi e le strade si allagano subito. Ma se piovesse come piove in Toscana o Liguria sarebbe un disastro e la collina rotolerebbe fino alle porte del centro: a Montesilvano cadono in media 6-700 millimetri di pioggia all’anno mentre durante l’alluvione di Genova ne sono caduti 450 in appena 24 ore. Ecco perché con le previsioni meteo si possono abbattere i rischi per la popolazione. A Montesilvano, l’anno scorso e due anni fa, il Comune ha chiuso le scuole con un giorno d’anticipo proprio perché sapeva che la neve sarebbe arrivata e avrebbe provocato disagi. Anche se», sottolinea De Palma, «prevedere la neve sulla costa è difficile».

In un mondo sempre più virtuale, anche le previsioni diventano automatizzate: «Ma il meteorologo conta sempre», dice De Palma, «i modelli matematici non possono vedere tutto. Ci vogliono calcoli, occhio ed esperienza. Il mio sogno? Diffondere la cultura della prevenzione e avere un rimborso spese».

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