Tancredi: porterò il modello Abruzzo in Parlamento

SARANNO ONOREVOLI (11). Il candidato teramano del Pdl «Spese e tasse ridotte: siamo un esempio nazionale»

TERAMO. Tornerà in Parlamento per «far fruttare le competenze maturate con ulteriori risultati per l'Abruzzo e per Teramo». La bussola elettorale di Paolo Tancredi punta verso Montecitorio sulla rotta tracciata durante la legislatura appena conclusa e nell'esperienza accumulata dal centrodestra in cinque anni di governo della Regione e di tanti enti locali. Candidato numero due nella lista del Pdl per la Camera, affronterà la sfida delle urne da segretario provinciale di Teramo del partito e senatore uscente.

«Ho bruciato le tappe», spiega, «dal punto di vista parlamentare mi sono tolto molte soddisfazioni». Nel suo primo mandato Tancredi è stato membro della commissione bilancio e della giunta per le immunità del Senato, nonché relatore in aula di otto provvedimenti tra cui la legge finanziaria. «Ho anche portato avanti atti d'interesse regionale», afferma e fissa così, nel segno della continuità, uno dei punti cardine del proprio programma. Il secondo posto in lista gli garantisce uno scranno alla Camera. «E' un onore», lo definisce, «un segno di grande considerazione». La certezza matematica di essere eletto, però, non gli fa abbassare la guardia. «Dobbiamo dimostrare di aver meritato questo riconoscimento», afferma, «e lavorare per portare dentro altri candidati come Valeria Misticoni che è quinta in lista».

Per Tancredi la campagna elettorale è partita in salita con l'iniziale esclusione dal novero dei candidati del Pdl superata con l'intervento decisivo del governatore Gianni Chiodi. «E' stato comunque un fatto positivo», ricorda il senatore, «alla fine, dopo una valutazione più attenta e grazie a Chiodi, il presidente Berlusconi ha rivisto la lista: è andata meglio così, la prima stesura era improponibile». Anche per questo, Tancredi si considera «al vertice di una squadra» interprete e portatrice della virtuosità espressa dalle amministrazioni a livello regionale e locale. «L'esempio Abruzzo, che ha ridotto le spese e tagliato le tasse», spiega il candidato, «va esportato nella dimensione nazionale». Il "miracolo" abruzzese deve trovare conferma nel responso delle urne. «Il risultato di queste elezioni», evidenzia Tancredi, «non sarà neutro rispetto alle regionali ormai vicine». La campagna elettorale del senatore, dunque, è anche testimonianza dei risultati ottenuti dal centrodestra alla guida di Regione, Province e molti Comuni. «Nonostante le gestioni precedenti e la situazione drammatica della finanza pubblica, abbiamo fatto molto senza assunzioni, incarichi e consulenze del passato», osserva, «e le nostre maggioranze hanno tenuto». Per lo sviluppo dell'Abruzzo il senatore,guarda al potenziamento delle infrasttrutture per sfruttare al meglio i collegamenti con Roma, Napoli e l'area balcanica. «Servono snodi intermodali e manca un porto importante», spiega. «Spalato e i Balcani sono il futuro d'Europa». Tancredi punta anche sulla capacità di aggregazione dei parlamentari abruzzesi al di là degli schieramenti: «Le esigenze del territorio richiedono una forte lobby, come fanno altri, non si tratta di inciuci, ma di raggiungere obiettivi». Il senatore cita l'istituto musicale Braga che rischia di chiudere per mancanza di fondi. «Adesso sembrano tutti interessati, anche quelli che facevano ostruzionismo quando presentavo leggi per finanziarlo», insiste, «ho paura che, passata la campagna elettorale, non li ritroverò», Tancredì è l'unico rappresentante di Teramo città sicuro di approdare in Parlamento. «E' un addebito per i dirigenti cittadini del Pd», conclude, «per me potrebbe essere un vantaggio elettorale, oltre che una responsabilità, ma avrei preferito che ci fosse anche un altro termano per portare avanrti insieme le istanze del territorio».

Gennaro Della Monica

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