Tasse sospese, sostegno ai redditi e alle imprese

Gentiloni: superare la burocrazia che rischia di uccidere il Paese

ROMA. Stop al pagamento delle tasse per tutti i comuni del cratere. Procedure semplificate per gli appalti riguardanti edifici strategici e scuole. E poi: 40 milioni per il sostegno al reddito delle fasce più deboli della popolazione, 35 di aiuti per gli allevatori. Sono alcune delle misure previste dal decreto legge in favore delle aree terremotate - e che riguardano anche i comuni abruzzesi dell’aquilano e del teramano ricompresi nel cratere sismico - approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Un pacchetto di norme (il terzo in quattro mesi) per superare la burocrazia, che rischia di uccidere «il cuore del Paese» devastato dai terremoti degli ultimi mesi, spiega il premier Paolo Gentiloni. E «in favore delle popolazioni» di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo per superare l’impasse e far fronte ad una «situazione senza precedenti». Per questo, aggiunge, «il Paese intero, a partire dalle istituzioni, e l’Unione europea, devono avere la consapevolezza di quel che è accaduto».

Stop alle tasse. Per il 2017 gli oltre 130 comuni interessati dai terremoti di agosto, ottobre e gennaio, godranno di una sorta di zona franca fiscale, con lo stop del pagamento delle tasse fino al 30 settembre. Imprese e cittadini residenti nel cratere, con il meccanismo della cosiddetta «busta paga pesante» potranno beneficiare della sospensione del pagamento Irpef. Previste, anche esenzioni per Ires, Irap, Tasi e Imu e il blocco dei termini per le notifiche e la riscossione delle cartelle di pagamento. Ma non è tutto. Il decreto proroga anche le misure di sostegno al reddito dei lavoratori fino al 31 dicembre e la cassa integrazione. Stanziando fino a 80 milioni a fondo perduto per le imprese e 35 milioni per gli allevatori.

Sostegno al reddito. Il decreto punta anche ad alleviare «l’impatto del sisma sulle condizioni di vita, economiche e sociali» dei cittadini «che versano in condizioni di maggior disagio economico». Con un «sostegno al reddito», fino ad un massimo di 41 milioni per il 2017, al quale potranno accedere i cittadini «residenti e stabilmente dimoranti da almeno due anni» in uno dei comuni del cratere che abbiano un Isee «pari o inferiore a 6mila euro».

Appalti semplificati. Al Commissario per la ricostruzione il decreto attribuisce la possibilità di individuare opere ed interventi di interesse strategico ai fini delle ricostruzione, assicurandone la più rapida realizzazione senza limiti di spesa, attraverso procedure semplificate di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture. Un discorso che vale anche per le scuole: sono previsti «piani straordinari per assicurare il ripristino», per l’anno scolastico in corso, «delle condizioni necessarie per lo svolgimento dell’attività didattica» attraverso la «semplificazione delle procedure di affidamento degli appalti relativi alla realizzazione» delle scuole e delle relative opere di urbanizzazione. L’invito da parte delle stazioni appaltanti dovrà essere rivolto, sulla base del progetto definitivo, ad almeno cinque operatori economici inseriti nell'Anagrafe. Per evitare che partecipino ditte prive dei requisiti necessari, si introduce però un meccanismo di velocizzazione dei controlli.

Procedure snelle. Per velocizzare le procedure relative alle verifiche di agilità e alla ricostruzione, si prevede che Regioni e Comuni possano impiegare un maggior numero di tecnici a supporto agli uffici speciali per la ricostruzione e nello svolgimento delle attività di progettazione, affidamento lavori e controllo degli appalti. Sempre le Regioni, infine, potranno «acquisire al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, immobili ad uso abitativo agibili, da destinare temporaneamente alle popolazioni residenti in edifici distrutti o danneggiati». Una «soluzione alternativa» che il governo ritiene più economica rispetto alle Sae, le casette. Le proposte dovranno essere sottoposte alla preventiva approvazione del capo del Dipartimento della Protezione Civile, «previa valutazione di congruità sul presso convenuto».

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