Tentata estorsione ai vicini, arrestato un minorenne rom

MONTESILVANO. Nel cuore della notte ha scavalcato la recinzione di una casa, a Montesilvano, e ha cominciato a urlare come un pazzo chiedendo soldi e formulando minacce di morte di vario genere. L'aut...

MONTESILVANO. Nel cuore della notte ha scavalcato la recinzione di una casa, a Montesilvano, e ha cominciato a urlare come un pazzo chiedendo soldi e formulando minacce di morte di vario genere. L'autore di questa baraonda è un nomade di 17 anni che tra domenica e lunedì, verso le 2, se l'è presa con un suo conoscente, seminando il panico in un'abitazione di via Danubio e nelle immediate vicinanze.

Il giovane, che poi, è stato arrestato, si sarebbe infilato in casa di un giovane di 22 anni dopo aver partecipato a una festa, almeno stando ad una prima ricostruzione fornita dai carabinieri. Per farsi strada, avrebbe scavalcato il recinto e una volta dentro avrebbe cominciato a dare in escandescenze.

Voleva dei soldi, 1.500 euro per l'esattezza, ma non si sa per quale motivo esigesse questo denaro dal suo conoscente. Il tentativo di estorsione sarebbe andato avanti per un po', accompagnato da minacce di morte che il giovane rom ha indirizzato non solo al 22enne, con cui se l'è presa inizialmente, ma anche al padre del giovane e poi al nonno.

La confusione scoppiata in quella casa ha richiamato l'attenzione dei vicini che, dopo aver sentito urlare il nomade, si sono rivolti al 112 e hanno lanciato l'allarme ai carabinieri chiedendo di intervenire. Nel frattempo, però, il 17enne avrebbe desistito dal suo intento estorsivo e dopo aver nuovamente scavalcato la recinzione si sarebbe allontanato da via Danubio, rifugiandosi nella propria abitazione.

I militari della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, lo hanno trovato lì.

Sulla base della ricostruzione dei tre uomini che hanno assistito alla sceneggiata, i militari dell'Arma hanno arrestato il minorenne rom con le accuse di tentata estorsione aggravata e violazione di domicilio. Il ragazzo è stato condotto in un centro di accoglienza dell'Aquila, destinato proprio a chi non ha ancora raggiunto la maggiore etá. Il 17enne dovrà essere interrogato dal giudice del tribunale per i minorenni.

Flavia Buccilli

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