Torna il divieto di balneazione nell’aerea di fronte a via Leopardi: rilevato per la terza volta il superamento dei valori di Escherichiacoli

È stata ripristinata l’ordinanza per il divieto di balneazione nell’aerea di fronte a via Leopardi, quella più vicina al fiume e che comprende gli stabilimenti dalla Capannina alla Vongola
PESCARA. «La prudenza non è mai troppa», diceva il sindaco Carlo Masci qualche giorno fa a proposito dei divieti di balneazione che aveva dovuto far scattare in via Leopardi dopo la rottura della condotta di fognaria di Spoltore e il conseguente sversamento in mare. Qualche giorno dopo, alla luce delle contranalisi in mare l’ordinanza venne cancellata. Ma ieri, a seguito di ulteriori prelievi, è stata ripristinata: quindi di nuovo niente bagni nella stessa area di qualche giorno fa di fronte a via Leopardi, quella più vicino al fiume e che comprende gli stabilimenti dalla Capannina alla Vongola. E questa volta, il Comune nel diffondere i divieti, non indica alcun nuovo sversamento in mare e/o qualche tubatura rotta. Si presume quindi che l’alterazione dei parametri sia dovuto a un lascito della precedente fonte d’inquinamento, e cioé la fogna rotta di Spoltore.
Le analisi effettuate dall'Arpa Abruzzo - distretto provinciale - nel tratto di mare antistante via Leopardi hanno fatto emergere infatti il superamento dei valori di legge per il parametro Escherichia coli. Il Comune nella nuova nota spiega che i dati dell'Arpa, che riguardano il prelievo dei campioni effettuato ieri, erano stati ricevuti nella stessa giornata. Pertanto «a seguito di questi accertamenti, eseguiti nell'ambito del monitoraggio delle acque di balneazione», il sindaco Masci ha firmato la nuova ordinanza per imporre il divieto temporaneo di balneazione in quel tratto di mare. «Già per la mattinata di domani (oggi per chi legge ndr), continua la nota, «sono previste le analisi di controllo, sempre da parte dell'Arpa, per valutare se la situazione è migliorata e, di conseguenza, se è possibile revocare il divieto, come prevede la normativa regionale». Una procedura già vista e applicata alla lettera.
Questo è già il terzo caso d’inquinamento quest’anno in via Leopardi, il “punto debole” evidentemente del mare di Pescara. Il primo lo ricordiamo dopo la pioggia di un mese fa, il giorno dopo immediatamente successivo alla consegna della Bandiera Blu a Pescara.