Torna la divisione nord-sud La nuova piazza Salotto tra le palme e le magnolie

L'assessore al Turismo Fiorilli: «Le ridaremo un'anima» Ma nella riqualificazione il calice di Ito non ci sarà

PESCARA. Piazza Salotto minimalista, con un sapore orientale, poco rappresentativa dell'Abruzzo. Il sindaco Luigi Albore Mascia pensa da tempo di ridisegnare il salotto cittadino e restituirlo alla città senza il calice sfortunato del maestro giapponese, con le magnolie che, ora, sono tornate e anche con una nuova giostra che sarà inaugurata oggi. Il progetto del Comune, raccontato dall'assessore al Turismo, Berardino Fiorilli è quello di una piazza che «torni ad avere un'anima». E come ritrovarla? Spiega Fiorilli che «per anni piazza Salotto è stata il cuore del capoluogo adriatico, il luogo di incontro di intere generazioni che avevano i propri punti di riferimento, le storiche palme sul lato nord della piazza, i locali e le magnolie».

Ma negli ultimi anni, per l'assessore, «il salotto ha conosciuto un progressivo svuotamento e non solo per un cambio di moda o di gusti, ma soprattutto per scelte urbanistico-architettoniche discutibili, come la rimozione delle vecchie magnolie e delle storiche sedute, con l'introduzione di una pavimentazione scura e la totale assenza di verde».  Ma Fiorilli precisa anche: «Mancano simboli identitari, che sicuramente non possono identificarsi con il calice di Toyo Ito che ha ceduto a 64 giorni dalla sua inaugurazione e, oggi, vive ingabbiato in una prigione di ferro».

Allora, per l'assessore al Turismo, la strada da imboccare è quella di rispaccare la piazza tra nord e sud.  «Nella parte nord», dice Fiorilli, «abbiamo rimosso i box in acciaio e metallo che avrebbero dovuto offrire una possibilità di ristorazione all'aperto e che invece sono diventate ricettacolo di rifiuti. Adesso, nella parte nord sono tornate le magnolie e prevediamo di mettere altro verde e nuove panchine. Stiamo lavorando poi alla parte sud, che dovrà cambiare volto una volta spostata l'opera di Ito». 

Anche l'Urban center, la teca di vetro della piazza, troverà un'altra destinazione. Dice l'assessore ai Lavori pubblici, Alfredo D'Ercole, che occorre fare una differenza tra Urban center e Urban box perché quello di piazza Salotto è, ora, un Urban box, «un contenitore povero di contenuti, uno spazio che non ha mai svolto la propria funzione; mentre sarà molto più funzionale come centro di informazione turistica».  Per D'Ercole, «l'obiettivo è quello di creare un nuovo spazio importante per presentazioni di progetti, riunioni, lezioni, dibattiti e workshop; uno spazio qualificato di almeno 200 metri quadri aperto alla città e sotto la regia del Comune».