Torna la puzza, nuovi sospetti sul sansificio

Alcuni cittadini segnalano la riaccensione dell’impianto, ma il proprietario nega e annuncia un ricorso

PESCARA. A Pescara è tornata la puzza. Da alcuni giorni giungono segnalazioni, da parte di cittadini e associazioni ambientaliste, di un odore acre percepito soprattutto la notte e la mattina presto. Sabato scorso, il sindaco Marco Alessandrini ha persino scritto una lettera al comandante della polizia provinciale Giulio Honorati, recapitata soltanto ieri, per far presente di aver ricevuto segnalazioni, da parte di alcuni dipendenti di Attiva, sul ritorno dell’odore acre, invitandolo quindi ad effettuare dei controlli al sansificio. Il sospetto è che l’impianto dell’impresa Schiavone biocalore di strada vicinale Torretta venga acceso di notte e spento la mattina. Ipotesi prontamente smentita ieri da uno dei titolari dell’azienda Christian Schiavone. «Da quando ci è stata notificata l’ordinanza del sindaco che ha decretato la sospensione dell’attività, l’impianto non è stato più riacceso», ha assicurato l’imprenditore, «la gente pensi piuttosto a dormire la notte». Schiavone, in proposito, non ha nascosto le gravi difficoltà riscontrate per lo spegnimento dell’impianto dal 2 aprile scorso. «Ho 15 dipendenti che non posso più far lavorare», ha spiegato, «è un grosso danno e qualcuno dovrà pagare». Schiavone ha quindi annunciato di aver dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al Tar per far annullare l’ordinanza del sindaco.

Intanto, sono in corso dei controlli per verificare che la puzza non arrivi effettivamente dal sansificio. Proprio il sansificio, nel dicembre dell’anno scorso, era stato accusato dal Comune di essere responsabile del cattivo odore che si respirava in quel periodo in tutta la città. Per questo motivo, ieri il sindaco ha ordinato alla polizia municipale di andare a controllare l’impianto. Ma gli agenti avrebbero trovato chiusa l’azienda. E nelle prossime ore anche la polizia provinciale farà un blitz.

Mentre gli ambientalisti sono già sul piede di guerra. Ieri Massimo Melizzi presidente dell’associazione Pescara punto zero e Loredana Di Paola del Forum dei movimenti dell’acqua, entrambi appartenenti al comitato Aria libera di Pescara, hanno contattato Comune e Provincia per segnalare i loro sospetti sulla riaccensione dell’impianto. «Alcuni componenti del nostro comitato, che si è formato per bloccare le emissioni del sansificio di strada vicinale Torretta», hanno affermato, «ci hanno segnalato che nelle ultime due notti l’impianto era attivo, nonostante l’ordinanza del sindaco che ha decretato la sospensione dell’attività dell’impianto». «Diverse persone», ha fatto presente la Di Paola, «ci hanno detto di aver sentito cattivo odore proveniente dalla struttura, alcuni di loro hanno notato i fumi diffusi dall’impianto e hanno scattato delle foto». (a.ben.)

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