i controlli del Nas

Torre de' Passeri, scarsa igiene: chiusa la piscina comunale

Il sindaco Piero Di Giulio firma l’ordinanza che dispone la chiusura al pubblico dell’impianto. Domani le analisi dell’Arta

TORRE DE’ PASSERI. La piscina di Torre de’ Passeri è stata chiusa al pubblico. Lo ha deciso il sindaco, Piero Di Giulio, perché mancano le condizioni igienico-sanitarie per proseguire l’attività, motivo per cui due giorni fa il primo cittadino ha firmato un’ordinanza proprio per imporre lo stop immediato alla società che gestisce l'impianto di via degli Alpini, la Asd Teate Splashing di Chieti. Il provvedimento si è reso necessario dopo un sopralluogo che ha visto la partecipazione del personale dell’ufficio tecnico, che poi ha stilato una relazione dei carabinieri della stazione di Torre coordinati dal comandante della compagnia di Popoli Antonio Di Cristoforo, dei militari del Nas e dell’Ispettorato del lavoro. Sono diverse le cose che non vanno, ed è tutto dettagliato nell'ordinanza del primo cittadino, finalizzata a tutelare chi frequenta la piscina. «La bordatura delle grate di raccolta acque del troppo pieno risulta di una colorazione scura di origine sconosciuta», inoltre sono state registrate «notevoli macchie di umidità in diverse zone dello stabile» e nel locale adibito ad infermeria si è verificato «il distacco di intonaco», oltre al fatto che lo stesso locale risulta «privo di attrezzature e medicinali per eventuali emergenze», il bagno della stessa infermeria «non è funzionante, è maleodorante e si trova in prossimità dell’ingresso, cioè in un ambiente di filtro con la reception». È stato anche segnalato che «la zona perimetrale alla vasca presenta una colorazione scura di origine sconosciuta, generata presumibilmente da scarsa pulizia e manutenzione, considerata anche la presenza di piccole piantine di erbe infestanti in prossimità degli infissi». A ciò si aggiunga che «gli arredi sono risultati con notevoli accumuli di sporco» e da una «ruota avvolgicavo in ferro ossidato si sta diffondendo la ruggine al pavimento». «Accumuli di polvere» sono stati notati «sulle grate di ventilazione, segno di una scarsa e insufficiente manutenzione e pulizia». Problemi anche alle uscite di sicurezza, risultate bloccate, mentre i cancelli perimetrali esterni erano chiusi a chiave (uno era senza maniglia) e all’esterno non è stato effettuato lo sfalcio dell’erba, che ha raggiunto «un'altezza considerevole».

Sempre nella parte esterna c’erano «cumuli di latte in pvc». Alla Asd Teate Splashing di Chieti, che si è aggiudicata la gestione della piscina nel 2013, è stato ordinato di rimuovere tutte le anomalie rilevate entro e non oltre dieci giorni, dopodiché ci sarà una verifica e seguiranno nuove disposizioni. In questo lasso di tempo, però, l'utenza dovrà fare a meno della struttura. E lunedì si annunciano le analisi sull’acqua da parte dell’Arta.

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