LA MAXI-OPERAZIONE

Tra Abruzzo e Molise 286 chili di pesce sequestrato

A seguito di 72 ispezioni e 139 controlli sono stati rilevati 19 illeciti: scattano multe per 45mila euro 

PESCARA. Ben 72 ispezioni, 139 controlli, 19 illeciti rilevati, 287 chili di prodotto ittico sequestrato, 45mila euro di sanzioni elevate: è il bilancio della maxi-operazione chiamata "Paranza" svolta lungo l'intera filiera del pescato  dai militari della Direzione marittima d'Abruzzo, Molise e Isole Tremiti, impegnati su tutto il territorio di giurisdizione sia sul litorale che nelle province dell'entroterra.

L'operazione coordinata dal direttore marittimo Marcello Luigi Notaro ha portato al compimento di ispezioni condotte in ciascuna delle fasi che costituisce l'intera filiera, dalla cattura, alla commercializzazione e somministrazione dei prodotti ittici.

Di particolare rilievo è stata l'attività svolta dagli "Ispettori pesca" del 14° Centro di controllo area pesca insieme al personale dell'Ufficio locale marittimo di Silvi che, durante i controlli, hanno riscontrato violazioni inerenti la pubblicità ingannevole o il mancato rispetto della data di scadenza dei generi alimentari. In alcuni ristoranti ispezionati, infatti, venivano pubblicizzate sul menù alcune pietanze a base di pescato del giorno facendo intendere al consumatore che si trattasse di prodotto proveniente dal mare Adriatico quando in realtà si trattava di prodotto interamente surgelato e di provenienza estera (Patagonia, Gambia, Argentina).

Diverse, infine, le irregolarità riscontrate in materia di tracciabilità dei prodotti ittici, intesa come mancata possibilità di verificarne l'esatta provenienza e qualità del pesce utilizzato. Il pesce detenuto in violazione delle vigenti norme di settore è stato prontamente posto sotto sequestro.

L'attività di controllo da parte della Guardia costiera ha portato a sottrarre dal mercato merce non in regola, scongiurando il rischio, che prodotti non idonei al consumo giungano sulle tavole degli ignari consumatori.