Il canale di ingresso (e uscita) visto dall'alto del Marina di Pescara

PESCARA

Traghetto per la Croazia, ora si punta sul Marina

La Presidenza del Consiglio regionale trova le risorse per effettuare il dragaggio al porto turistico in modo da consentire e quindi spostare l'attracco dalla banchina commerciale

PESCARA. Unire l'utile al pratico, in tempi brevi. Una formula che si cerca ora di applicare per risolvere due problemi: gli scarsi fondali del porto e come far arrivare il traghetto che - come si è proposta la giunta Masci nel suo piano amministrativo - dovrebbe tornare a collegare Pescara con le isole croate e Spalato. Una indicazione è arrivata nei giorni scorsi dalla Presidenza del Consiglio regionale che ha trovato 250mila euro per avviare i lavori di dragaggio non del porto commerciale - per il quale servirebbero più risorse e soprattutto più tempo - ma per il porto turistico Marina di Pescara. E' qui infatti, alla banchina più a est all'interno della struttura, che può attraccare il traghetto del nuovo operatore marittimo. Prima, però, è necessario verificare la fattibilità del progetto, raccogliere quindi i pareri degli enti interessati e valutare se metterlo subito in pratica. Anche perché anche i fondali del Marina di Pescara hanno necessità di essere comunque dragati in modo da far uscire in totale sicurezza le imbarcazioni dei diportisti.

Della delibera a firma del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri  e quindi della possibilità che il traghetto approdi questa estate al Marina ha per primo parlato il consigliere comunale Ivo Petrelli nel corso di una conviviale al Club nautico Pescara (Cnp 2018). La necessità di dragare il canale d'ingresso del porto turistico era infatti stata sollevata dai diportisti che nei giorni scorsi, complice anche la bassa marea, non sono riusciti a uscire con le barche che hanno più pescaggio, a causa del fondale basso. Inoltre i lavori di dragaggio del Marina sarebbero meno impegnativi degli analoghi lavori nel porto commerciale dove il volume di sabbia da spostare è evidentemente molto più alto. Durerebbero meno tempo e la qualità della sabbia - sicuramente migliore  rispetto ai fanghi del porto commerciale - consentirebbe, come avvenuto negli anni scorsi, il ripascimento delle scogliere immediatamente a sud del porto. Qualche perplessità è stata paventata per la "curva" che il traghetto dovrebbe affrontare per entrare e uscire dal canale del Marina, percorso che sarà vagliato dagli organi competenti. L'attracco avverrebbe in sicurezza nella banchina di fronte alla torre di controllo del Marina dove i passeggeri avrebbero accesso passando dietro le postazioni fisse di polizia, capitaneria e guardia di finanza adibite ai controlli. Durante le manovre di attracco e di partenza del traghetto verrebbe momentaneamente bloccato il passaggio delle altre imbarcazioni nel Marina.

Un progetto che, una volta trovate le risorse, deve ora mettersi in moto ed essere esaminato da vicino e prima possibile in considerazione dell'imminenza della stagione stiva. Anche perché poi va trovato l'operatore marittimo disponibile ad effettuare il collegamento con il nuovo punto di approdo. E vanno ascoltate anche le sue esigenze.

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