Trenta precari di Attiva interrompono il consiglio

Il sindaco riceve i lavoratori in Comune: «Faremo di tutto per farvi assumere» E il Pd chiama Fusilli: «Voi parlamentari intervenite con un emendamento»

PESCARA. Il futuro dei precari di Attiva, la società dei rifiuti del Comune, è appeso ad un filo. L’amministrazione comunale spera di poter salvare i lavoratori interinali che hanno perso o che perderanno a fine anno il posto nell’azienda municipalizzata, ma le speranze sono veramente poche. Nel frattempo, il segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio si è messo in contatto con alcuni parlamentari abruzzesi, tra cui Gianluca Fusilli, per chiedere un loro intervento: «Credo che l’unica strada percorribile sia quella di attivare una legge ad hoc per garantire il posto a coloro che hanno prestato la loro opera con contratti a tempo determinato».

È questo, in sintesi, l’esito di una mattinata convulsa, cominciata con un blitz di una trentina di lavoratori precari in consiglio comunale. Dopo la protesta della settimana scorsa con un sit-in davanti al municipio, ieri gli interinali sono tornati in Comune e, durante la sospensione della seduta in corso, sono stati ricevuti dalla conferenza dei capigruppo cui ha preso parte anche il sindaco Alessandrini. I precari hanno illustrato al sindaco e ai consiglieri la drammatica situazione che si trovano a vivere con un lavoro concluso o che sta per concludersi e con le famiglie da mantenere. «Io non lavoro più dal primo luglio scorso», ha detto Antonello Di Carlo, uno degli interinali «l’azienda mi aveva promesso che mi avrebbe richiamato in servizio il primo ottobre scorso. Invece niente, in compenso ha indetto un concorso per assumere altri lavoratori». «Il concorso si può sospendere», ha affermato il suo collega Mirko Costantini, «con 36 mesi e un giorno di lavoro l’azienda è costretta per legge ad assumerci».

Il primo cittadino, tuttavia, non ha dato grandi speranze ai lavoratori. Ci sono in tutto 140 lavoratori da stabilizzare, di cui 60 ancora in servizio. La legge, ha fatto presente Alessandrini, non consente di poter assumere lavoratori nella pubblica amministrazione senza concorso. Ma il sindaco vuole tentare tutte le strade possibili prima di pronunciare un no definitivo ai precari. Per questo, ha convocato per domani una riunione con i capigruppo e i tecnici comunali «in cui verranno poste sul tavolo tutte le possibilità di azione, affinché il patrimonio di conoscenze ed esperienza di cui sono portatori questi lavoratori possa restare a servizio della città». «Il nuovo incontro», ha aggiunto Alessandrini, «nasce proprio dalla volontà di non lasciare nulla di intentato». I consiglieri di opposizione hanno offerto la loro collaborazione al sindaco per trovare una soluzione immediata. Il capogruppo Piernicola Teodoro e il consigliere Massimiliano Pignoli hanno anche proposto la sospensione del concorso in atto per l’assunzione di 61 lavoratori, fino a quando non si sarà concluso il contenzioso con i precari. È stato ricordato, in proposito, che un lavoratore, nell’ottobre scorso, ha vinto la causa davanti al giudice del lavoro e Attiva è stata costretta ad assumerlo con contratto a tempo indeterminato. I consiglieri temono che altri precari possano intraprendere la stessa strada costringendo l’azienda ad assumere sia gli interinali che fanno causa, sia i lavoratori che vinceranno il concorso in atto.

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