Trifuoggi: comanda ancora Venturoni

Ecco l'audizione del procuratore in commissione d'inchiesta

PESCARA. «Sembra che all'assessorato regionale alla Sanità continui a comandare Venturoni che, però, non è più assessore». Lo afferma Nicola Trifuoggi, procuratore capo di Pescara e non un politico dell'opposizione. Il 25 ottobre scorso, davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta sulla sanità, Trifuoggi spiega la sanità in Abruzzo secondo la procura. E, ai senatori Pd Ignazio Marino e Lionello Cosentino, ad Alfonso Mascitelli dell'Idv, Salvatore Mazzaracchio e Luigi D'Ambrosio Lettieri del Pdl, il procuratore racconta che nella giunta Chiodi c'è un assessore ombra: è il teramano Lanfranco Venturoni, l'assessore alla Sanità che si è dimesso dopo l'arresto ai domiciliari del 22 settembre dell'anno scorso nell'inchiesta sui rifiuti, e oggi capogruppo Pdl. Una figura ingombrante che, per Trifuoggi, provoca una «situazione di stallo».

«L'ANOMALIA».
«L'attuale giunta si è insediata da quasi tre anni, visto che le elezioni si sono svolte i primi di dicembre del 2008 e al riguardo», osserva Trifuoggi accanto ai pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, «è stata sottolineata un'anomalia dal momento che l'Abruzzo sarebbe l'unica Regione commissariata in materia di sanità ad avere un assessore alla sanità di cui qualcuno riteneva assolutamente inutile la presenza, visto che c'erano già un commissario, nella persona del presidente della Regione Gianni Chiodi, e della subcommissaria, dottoressa Giovanna Baraldi, in veste di tecnico».

«UN VUOTO».
«L'assessore alla Sanità», continua Trifuoggi, «era il dottor Venturoni che, l'anno scorso, è stato arrestato per corruzione per fatti non attinenti alla sanità ma allo smaltimento dei rifiuti, materia non di sua competenza. Egli ricopriva la carica di presidente della società Team - Teramo ambiente spa, che curava lo smaltimento dei rifiuti in quella città e ha cercato di far realizzare, per quella società, un inceneritore in Abruzzo. Venturoni», afferma Trifuoggi, «si è dimesso dall'incarico di assessore e non da quello di consigliere regionale, che pure ricopriva, non è stato mai sostituito e il presidente della Regione si occupa ad interim anche dell'assessorato alla Sanità. Ciò determina apparentemente un vuoto».

«RICHIESTE IGNORATE».
«La subcommissaria Giovanna Baraldi», dice Trifuoggi ai senatori, «periodicamente mi viene a trovare; credo che lo faccia principalmente per avere conforto. La dottoressa mi ha riferito che l'assessorato ignora in pratica tutte le sue richieste alle quali solo raramente viene data risposta, almeno a un livello medio-alto, laddove a livello medio-basso, sembrerebbe che le cose si stiano sistemando. Questo è quanto mi ha segnalato la dottoressa Baraldi nell'ultimo incontro che abbiamo avuto. Secondo quanto riferitomi, sembra che all'assessorato alla Regione continui a comandare l'assessore Venturoni che però non è più assessore, e sarebbe questo a determinare la situazione di stallo. Tale situazione non dipenderebbe, quindi, tanto dal recente insediamento della giunta visto che ha ormai superato la metà del suo mandato, ma da queste vicende ulteriori che hanno interessato l'assessorato alla Sanità a seguito delle quali vi sono state anche una serie di modifiche e di spostamenti di personale, che però rimane più o meno lo stesso, anche se ovviamente con il fallimento delle cliniche di Angelini è cambiato lo scenario».

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