PESCARA

Trovati nella notte i tre escursionisti: infreddoliti ma stanno bene / SEGUI GLI AGGIORNAMENTI

Le ricerche sono durate circa cinque ore nella montagna intorno a Farindola: sono due uomini e una ragazza di Lanciano, Cepagatti e Bisenti. Il racconto: sono stati rallentati dalla tanta neve sulla via del ritorno

PESCARA. E' finito nella notte l'incubo per i tre escursionisti dispersi vicino a Farindola. I tre, due uomini e una ragazza (e non tre uomini come era stato detto in un primo momento) sono stati ritrovati attorno alle 24 a Valle D'Angri dagli uomini del Soccorso alpino e speleologico d'Abruzzo (Cnsas) e del Cai (Club alpino). Stanno bene, solo un po' infreddoliti.

Secondo quanto raccontato al momento del ritrovamento sono stati rallentati dalla neve sulla via del ritorno  e con il sopraggiungere della notte hanno avuto difficoltà ad arrivare alle auto.

Le ricerche sono durate circa 5 ore da quando i familiari dei tre familiari non li avevano visti rientrare in serata e nell’impossibilità di contattarli telefonicamente, preoccupati avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri e al 118. Subito era quindi stato attivato il protocollo dei soccorsi in montagna. Squadre di terra del Soccorso Alpino speleologico erano subito partite dalla stazione di Penne. Stando a quanto riferito dai familiari, i tre sono di Lanciano, Cepagatti e Bisenti. In un primo sembrava che si fossero diretti verso Monte San Vito da Rigopiano, per praticare sci d'alpinismo. 

A molti è tornata in mente la recente tragedia del Monte Velino (quattro ragazzi trovati morti dopo 25 giorni di ricerche), l'Abruzzo tornava in apprensione per altri escursionisti dispersi. E questa volta l'allarme interessava la montagna intorno a Rigopiano, altra località già tristemente nota per la valanga che travolse l'hotel nel 2017 causando 29 vittime.

Le attività di ricerca hanno questa volta dato subito risultati. Prima sono state trovate  le auto a Farindola, in zona Valle d'Angri, e poi i tre escursionisti.

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