Gianluca Di Frischia, capo della squadra mobile di Pescara

PESCARA

Truffano gli anziani e fuggono, arrestati dopo l'inseguimento sull'asse attrezzato / VIDEO

Presi due giovani che hanno raggirato due signore: uno dei due colpi è andato a segno, l'altro è stato sventato grazie alla freddezza della nipote della vittima che ha avvertito il 113

PESCARA. Dopo un rocambolesco inseguimento, la polizia ha arrestato due giovani in trasferta che si erano appena impossessati di svariati gioielli in oro e preziosi ricordi di famiglia di una signora ultraottantenne, raggirandola. Poco prima gli stessi avevano tentato di fare lo stesso ai danni di un’altra anziana, non riuscendovi solo per il provvidenziale intervento della nipote.

In particolare, in quest’ultimo caso i due avevano telefonato alla signora facendole temere per l’incolumità della figlia qualora non fossero stati pagati 3mila euro per il ritiro urgente di un pacco; nel contempo, avendo capito che la donna non era sola in casa, avevano tentato di convincere anche i familiari ad allontanarsi per recarsi nel vicino ufficio postale con una serie di scuse.

La spregiudicatezza dei due è arrivata a tal punto che uno dei due si è presentato personalmente alla porta di casa, non riuscendo a portare a termine il piano solo grazie alla nipote della signora la quale, intuendo che qualcosa non andava, ha chiesto subito aiuto a dei conoscenti e ha allertato il 113, così inducendo alla fuga i due giovani, riuscendo addirittura a fornire il numero di targa del veicolo su cui viaggiavano.

Poco dopo, tuttavia, spacciandosi per il nipote in difficoltà, gli stessi giovani sono riusciti questa volta a raggirare un’altra signora. In questo caso, l'hanno convinta a non comunicare nulla ad altri familiari ed a raccogliere tutti i preziosi presenti in casa in un sacchetto ed a lanciarglieli dal balcone, così da rendere più rapida l’operazione e non destare sospetti.

Le ricerche dei due, che erano già in corso, hanno consentito ad una pattuglia della squadra mobile di rintracciarli e quindi di tentare di fermarli. L’auto, guidata dai due giovani, non ha rispettato l’alt intimato dagli agenti e ha iniziato una spericolata fuga, imboccando l’asse attrezzato e cercando di non farsi raggiungere, arrivando anche a speronare l’auto di servizio nel tentativo di fuggire. Durante il tragitto, i due hanno cercato di disfarsi della refurtiva gettandola dal finestrino.

Alla fine la pattuglia è riuscita a fermare l’auto in fuga ed a recuperare il bottino, che è stato poi riconsegnato alla vittima. I responsabili sono stati tratti in arresto in flagranza per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e truffa aggravata in concorso ai danni di una signora anziana. Inoltre, gli stessi sono stati anche denunciati a piede libero per l’altra truffa aggravata tentata poco prima. Questa mattina, il questore Luigi Liguori ha firmato il foglio di via per i due giovani che non potranno rientrare nel comune di Pescara per 3 anni, oltre a quanto sarà disposto dal giudice nel giudizio per direttissima previsto per oggi.